Mentre scriviamo, USA e Iran parrebbero impegnati a sentire chi ha la voce più grossa (usiamo il secondo eufemismo che ci è balzato in mente), per cui, a seconda degli sviluppi, il presente articolo potrebbe rivelarsi ancor più superfluo del solito. Detto ciò, dedichiamoci al teatro, che è meglio, forti di una svolta d’iconografia aviaria che spero apprezzerete. Occhi puntati sul Calendazzo, per una settimana non ricchissima in senso quantitativo, ma che ci mette comunque in imbarazzo, specie in alcune date.
Provincia di Lucca – Si ride e si pensa (poi si canta anche)
Giustappunto per il primo giorno utile della settimana, eccoci interdetti su cosa scegliere di vedere: mercoledì 15, infatti, a Barga (Teatro dei Differenti) va in scena Ballantini e Petrolini, già dal titolo definibile come “one man show a tema”; il celebre imitatore di Striscia la notizia, non meno bravo, ma un po’ meno conosciuto come pittore e illustratore, affronta il palcoscenico misurandosi con il repertorio di uno dei più importanti e personali comici del Novecento italiano, in un tentativo che ci pare ad alto rischio, e dunque interessantissimo.
La stessa sera, a Camaiore (Teatro dell’Olivo), la grande Milena Vukotic, affiancata da Maximilian Nisi, sarà protagonista di Un autunno di fuoco, testo di Eric Coble per la regia di Marcello Cotugno: commedia delicata sui rapporti tra generazioni, in un continuo ribaltamento di fronti e giochi di forza. Per l’ammirazione che portiamo all’attrice, andremmo di corsa, rimediando, per quanto concerne il Petrolini dell’istrione livornese, con le repliche in programma a Firenze (Teatro di Rifredi), da giovedì a domenica.
Posto che, venerdì e domenica, al Giglio ritorna l’opera lirica (ve ne parliamo nell’ultima parte del pezzo), segnaliamo che, sabato 18, inizia la stagione 2020 al Teatro dei Rassicurati, in quel di Montecarlo: a battezzare il nuovo cartellone, realizzato con la collaborazione di And Or Margini Creativi, Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta, protagonisti di La parrucca, spettacolo che unisce due racconti di Natalia Ginzburg (La parrucca, appunto, e Paese di mare) nella regia di Antonio Zavatteri. Leggiamo dalla presentazione: « Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana». Ci incuriosisce.
Pisano – Tanta musica e un po’ di danza, ma non solo
Non densissima nemmeno la settimana pisana, con cinque appuntamenti in tre giorni.
Iniziamo direttamente da venerdì 17: alla Città del teatro di Cascina troviamo Geppi Cucciari, nota comica, con Perfetta, la storia di un mese di vita di una donna, il cui corpo è «una macchina faticosa e perfetta che la costringe a dei cicli, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli». Testo e regia sono del compianto Mattia Torre, conosciuto ai più per essere stato sceneggiatore della serie culto Boris. Altro grande nome in locandina quello di Paolo Fresu, curatore delle musiche. Molti elementi interessanti, insomma: a voi la scelta.
In quanto arlecchini, non possiamo non parlarvi di uno spettacolo in cui viene sfoggiata una maschera costruita dalla Compagnia del Carnevale di Viareggio (e in particolare da Elodie Lebigre): si tratta di Amar India, in scena sabato 18 al Teatro Comunale di Lari. «Amar India in lingua bengalese significa la mia India. Spettacolo raccontato, danzato e mimato che narra di un paese in cui l’ amore si mescola alla terra cruda trasportata dal sacro fiume Gange». In scena, la danzatrice Lisa Pellegrini, per un’interessante performance di teatro danza indiana.
Occasione da non perdere quella di sabato e domenica al Teatro Era di Pontedera: Play Duett, spettacolo poliedrico con Lino Musella e Tonino Taiuti, «due attori, due volti, due voci, due figure diversamente coetanee si cercano tra le macerie dove si mescolano vecchio e nuovo. Si parlano attraverso un concerto improvvisato non di note ma di lingue dove i frammenti di classici del teatro napoletano si trovano in faccia ai contemporanei, senza tempo».
Musella è fresco della vittoria del premio Ubu 2019 come miglior attore per The Night Writer: noi lo vedemmo anni fa in Strategie fatali, bello spettacolo di cui vi parlammo qui. Ci piacerebbe assistervi e parlarvene, chissà.
È quindi la volta di Odore di chiuso, in scena sabato 18 a Bientina (Teatro delle Sfide) e domenica 19 a Casciana Terme (Teatro Verdi), spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Marco Malvaldi, in cui si descrive una nobiltà in decadenza incapace di confrontarsi con i cambiamenti del mondo. «In un castello della Maremma, tra ricette, tentati omicidi e omicidi riusciti si ride da morire di un mondo che non esiste più… per fortuna! è vero! Non siamo più sotto gli alberi di Pineta tra quattro vecchietti rincoglioniti ma tra i filari dei cipressi di Bolgheri…». Alla regia Andrea Bruno Savelli, protagonista Sergio Forconi, navigato attore di teatro e cinema, fieramente toscano, affiancato in scena, tra gli altri, da un artista amico di Arlecchino quale Andrea Kaemmerle. Progetto divertente e interessante, non vediamo perché non consigliarvelo.
Infine, torna la prosa al Circolo ARCI Caracol di Pisa, che si dimostra fedele all’auto-definizione di Contemporanea Casa del Popolo: per la rassegna SMAC (acronimo di Semplici Monologhi Al Caracol), arriva Ada. La Solitaria, protagonista la bravissima Elsa Bossi (è una delle attrici storiche del Teatro Del Carretto), accompagnata al pianoforte da Alberto Braida. Si tratta di un lavoro liberamente ispirato alla raccolta di racconti Le solitarie, pubblicato nel 1917 dalla scrittrice Ada Negri, una delle prime donne a occuparsi di cronaca nera. Fu lei ad inaugurare, assieme alla fondatrice Ersilia Majno, l’Asilo Mariuccia, un luogo dove trovano ospitalità donne, adolescenti e bambine salvate dalla prostituzione: nel suo libro, si parla di stupro, aborto, violenza di genere, prostituzione, gelosia, sogni spezzati, desideri, amore; e lo spettacolo, attraverso l’interazione tra musica e voce, prova a tradurre in scena storie dei personaggi. Vorremmo davvero andare a vedere, e ve lo consigliamo.
Oltreconfine e lirica − Gobbi, piedi rubati e signorine
Torna l’opera al Teatro del Giglio di Lucca, con uno dei titoli più popolari del repertorio ottocentesco (e non solo): Rigoletto. Sul podio troveremo Aldo Sisillo alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana, mentre la regia è firmata da Fabio Sparvoli: nomi già noti all’affezionato pubblico lucchese. Quasi per affinità arlecchina consiglieremmo a prescindere di andare a vedere il gobbo giullare verdiano, anche solo per la bestemmia nel monologo finale (benché ci sia dibattito all’interno della redazione sullo statuto dell’esclamazione «Dio tremendo»). In questo caso, ci sentiamo di perorare ancor di più la causa, poiché il protagonista sarà il baritono fiorentino Devid Cecconi, che ricordiamo in un eroico intervento per salvare la prima della Scala nel 2015: data l’indisposizione del titolare, fu chiamato a sostituire Carlos Alvarez in Giovanna d’Arco, imparando la regia la notte prima. Questo imprevisto ci fece scoprire una gran bella voce che avrete l’occasione di ascoltare al Giglio venerdì 17 e domenica 18.
Da mercoledì a domenica solita lunga tenitura in quel di Prato, dove al Metastasio arrivano i Sacchi di Sabbia con la loro ultima produzione: Chi ruba un piede è fortunato in amore. La compagnia pisana mette in scena il testo di Dario Fo con un cast di ottimi interpreti, tra i quali segnaliamo Massimo Grigò e Annibale Pavone. A memoria nostra è la prima volta che Giulia Gallo e Giovanni Guerrieri guidano una compagine di attori ‘estranei’ alla compagnia, in un progetto che si basa su un testo comunque sedimentato. Ci sembra comunque una delle occasioni più importanti della settimana.
Infine, da venerdì a domenica, appuntamento anche al Teatro Manzoni di Pistoia dove andrà in scena After Miss Julie, per la parte del cartellone più spinta sul commercial-popolare (ma non per questo meno interessante). Giampiero Solari dirige la versione che Patrick Marber ha tratto dal classico di Strindberg. I protagonisti sono due volti noti al grande pubblico quali Lino Guanciale e Gabriella Pession. Di più non sappiamo, ma annusiamo uno spettacolo piacevole e ben fatto con due attori di bell’aspetto: non ci sembra poco.
Buona settimana teatrale.
Anche a voi e famiglia.