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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    D-Code (Karavan Ens, 2015)

    Titolo: D-Code

    D-Code
    performance visiva per danzatrice solista, sul tema delle nostre vere origini

    ideazione e performance Yael Karavan
    in collaborazione con Carl G. Beukman (compositore e sound artist)

    «Ho voluto sottopormi, di recente, al test del DNA, in cerca delle mie origini ancestrali; dai risultati ho constatato che il mio patrimonio genetico proviene da circa ventiquattro diversi luoghi geografici, in diversa proporzione. Questa scomposizione mi ha spinto a re-immaginare i concetti di origine, migrazione, multiculturalità, cercando di decifrare le numerose identità che ci abitano e di decodificare le mappe più profonde del nostro corpo. Mi sono chiesta quanto di ciò che siamo è già codificato in noi fin dall’inizio e quanto invece viene assorbito durante il nostro percorso di vita».

    D-Code intreccia Natura e Cultura, con particolare enfasi al patrimonio che ciascuno di noi si porta dentro, dopo quasi tre milioni di anni di nomadismo. In risposta a un mondo sempre più multiculturale, in cui è venuta meno la possibilità di creare un’identità del sé attraverso un luogo fisico, e dove è difficile far coincidere globalizzazione e la pressante tendenza dei Paesi a chiudere i propri confini geografici, per difenderli e proteggerli, questo progetto vuole richiamare l’attenzione sull’importanza delle nostre origini e dei nostri percorsi comuni. Nel tentativo di decifrare i diversi piani che ci portiamo dentro, a livello biologico, fisico, culturale e ambientale, e cercando al tempo stesso di esplorare, a un livello più personale, le memorie che continuano a risuonare dentro di noi da un passato forse lontano, in modo consapevole o inconsapevole, D-Code traccia una linea fra individuale e universale, trasformando i nostri corpi in mappe personali, grazie al teatro fisico e visivo, ai video, a diversi linguaggi verbali e al suono.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI