ARCHIVIO SPETTACOLI
Don Giovanni, I Sacchi di Sabbia (2010)
Titolo: Don Giovanni (Ein Musikalischer Spass zu Don Giovanni)
un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo
con Arianna Benvenuti, Lisa Carpitelli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Giulia Solano
tecnica Federico Polacci
Produzione I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi
in collaborazione con Teatro Sant’Andrea, La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi
Con il sostegno di Regione Toscana
Sottotitolo Ein musikalischer Spass zu Don Giovanni è un capriccio per “boccacce e rumorini” che propone, attraverso una partitura rigorosissima di gesti musicali, la struttura essenziale del Don Giovanni di Mozart: una selezione delle arie più significative incastonate in un disegno drammaturgico compiuto e interpretate “rumoristicamente” dagli attori della Compagnia I Sacchi di Sabbia.
Lo spettacolo è in definitiva un’esecuzione a cappella di una riduzione strumentale del Don Giovanni da parte di una piccola corale. I sei giovani che la compongono non sono però musicisti, ma attori che hanno costruito la loro partitura “recitando” la musica di Mozart, imitando fino allo sfinimento una versione del Don Giovanni eseguita con la direzione di Herbert von Karajan nel 1986. Dalla recitazione “del suono”, dal tentativo di riprodurre il rumore dello strumento, si arriva – addentrandosi dalla “parte sbagliata” quella che nessun musicista praticherebbe – ad una pionieristica versione dell’opera di Mozart: una versione “sgrammaticata”, senza “rappresentazione”, ma che in virtù delle tragicomiche espressioni facciali degli attori chiamati ad imitare le sonorità degli strumenti e l’ausilio della proiezione del libretto sullo sfondo, riesce ad evocare l’essenza del grande personaggio mozartiano.
Frutto di un approccio all’opera spiazzante, d’una interpretazione “teatrale” in cui il testo dello spettacolo è rappresentato dalla melodia e dalla timbrica degli strumenti, questo lavoro si colloca nella scia di una ricerca teatrale che nel 2008 ha fatto vincere alla formazione pisana il prestigioso Premio Ubu.
Un omaggio a Mozart: uno sberleffo e al tempo stesso un atto d’amore per un’opera magnifica.