ARCHIVIO SPETTACOLI
senza volontà di cattura, francesco (Reggimento Carri Teatro, 2015)
Titolo: senza volontà di cattura, francesco
creazione collettiva
Ylenia G. Cammisa, Roberto Corradino, Rita Felicetti, Antonio Guadalupi, Giò Sada
emotional training, allestimento e direzione
Roberto Corradino
disegno luci e assistenza tecnica
Joe Fish Pesce
foto di scena
Marco Rich Albanese
video e promo
Magrone produzioni
organizzazione e produzione
reggimento carri | teatro
con il sostegno di
Consorzio Teatri di Bari
si ringrazia
spazio Polartis/EXplorer
Un itinerarium mentis in Deo a ritroso, che riattraversa tutte le tappe della vita e della conversione di Francesco. Dall’ansia di gloria mondana e la partenza abortita per le crociate, alla prigionia durante la guerra di Assisi con Perugia, fino al rifiuto della ricchezza e della famiglia, e alla conversione e alla chiamata nel segno dell’Amore e della Semplicità.
Tutta la drammaturgia si gioca sull’assunzione letterale del Vangelo da parte di Francesco e sull’impossibilità di questa assunzione da parte dell’attore. Secondo lo schema di una vita che si consacra attraverso progressive svestizioni, dalla Ricchezza e dal Benessere alla Nudità e Povertà, sempre più affinando il senso e la causa del suo essere vivo e presente nel mondo, creatura fra creature, questa impossibile narrazione di una conversione procede parallela all’invenzione del cantico, come se ogni lassa fosse una scoperta del mondo delle cose, del mondo degli esseri, del mondo in verticale su su fino al principio insondabile_ al messaggio cristiano originario, al vivere come gli uccelli dei campi. Contemporaneamente questo sarà un processo di affinamento dello stare dell’attore stesso, come testimone in mezzo al pubblico. Come creatura fra creature. Lo spettacolo è pensato come una conversione del senso stesso dello stare in scena, come uomo fra uomini, e creatura fra creature appunto.