ARCHIVIO SPETTACOLI
Kindur, Compagnia TPO (2011)
Titolo: Kindur - Vita avventurosa delle pecore in Irlanda
direzione artistica Francesco Gandi e Davide Venturini
coreografia Anna Balducci, Erika Faccini, Paola Lattanzi
visual design Elsa Mersi
sound design Spartaco Cortesi
computer engineering Rossano Monti, Martin Von Gūnten
costumi Fiamma Ciotti Farulli
oggetti di scena Livia Cortesi
collaborazione al concept Stefania Zampiga
organizzazione Valentina Martini, Francesca Nunziati, Chiara Saponari
in coproduzione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana
“Kindur” in islandese significa “pecore” e questo è uno spettacolo dedicato all’Islanda vista attraverso gli occhi delle sue pecore avventurose. Tutto il territorio di quest’isola è pervaso da un’aura fiabesca, dal bianco dei ghiacciai all’aurora boreale, dai geyser al fragore di cascate gigantesche. Questo è un luogo dove ogni elemento naturale sembra animato da forze misteriose. Prendiamo le pecore: chiuse dentro all’ovile per la stagione fredda, possono poi gustarsi la piena libertà, viaggiando solitarie o a piccoli gruppi, dalla primavera all’autunno. Nella loro ricerca di cibo hanno modo di immergersi nella natura più remota e frequentarne gli abitanti “nascosti” come i troll o gli elfi. Nel loro cammino le pecore protagoniste di Kindur ci mostrano questo mondo segreto, forte e fragile allo stesso tempo, capace di comunicare ai bambini la straordinaria bellezza della natura. Nello spettacolo tre danzatrici, che interpretano tre pecore islandesi, ci accompagnano lungo il cammino. Ciò che rende veramente speciale l’esperienza, è che il pubblico partecipa attivamente interagendo con gli elementi ludici o drammatici del paesaggio islandese pur stando seduto in sala. Un altro piccolo gruppo di bambini (ai quali invece viene consegnato un cuore di lana) è invitato in palcoscenico, assumendo così il “punto di vista” delle pecore nel loro viaggio.