ARCHIVIO SPETTACOLI
La stanza del tramonto, Accademia Mutamenti (2015)
Titolo: La stanza del tramonto - Appunti sulla vita ordinaria di un mammifero
di Lina Prosa
Con Sara Donzelli, Gianpaolo Gotti
Collaborazione drammaturgia e spazio scenico Claudia Sorace e Riccardo Fazi
Costumi Marco Caboni
Collaborazione al progetto Anna Barbera, Centro Amazzone Palermo, Koïnè Languages
Transartistiques Parigi
cura Giorgio Zorcù
produzione Accademia Amiata Mutamenti, Regione Toscana
Un fratello e una sorella sono nell’anticamera di un ambulatorio di ospedale; dalla penombra arrivano il respiro e il canto della madre morente. Siamo in un luogo di frontiera, prima e dopo la fine, dove i due si incontrano dopo tanti anni di separazione. In un gioco di dialoghi e conflitti, ricordi e visioni, si rincorrono e si osservano. Nelle scene successive – orfani – costruiscono progressivamente i paesaggi del proprio tramonto, si travestono e mutano l’uno nell’altra, attraversando presagi di bellezza e di abbandono.
La stanza del tramonto è una creazione sui temi della Fine e della Cura, dove si confrontano – e si confondono – rito e contemporaneità, linguaggio quotidiano e abbandoni metafisici, risate, affetti e crudeltà.
L’infinitesimo quotidiano convive con le vertigini del mito, nella personalissima scrittura di Lina Prosa, autrice palermitana che sta conoscendo una stagione di grande successo in Francia, dove i suoi testi sono pubblicati da Les Solitaires Intempestifs e messi in scena dalla Comedie Française. Il testo di “La stanza del tramonto” è già stato tradotto in francese da Jean-Paul Manganaro; lo spettacolo fa parte del progetto Face à Face.
Lo spettacolo si avvale della collaborazione di Claudia Sorace e Riccardo Fazi, della compagnia romana Muta Imago, la cui particolare visione del rapporto tra spazio scenico e drammaturgia si è confrontata con le qualità attoriali di Sara Donzelli e Giampaolo Gotti.