ARCHIVIO SPETTACOLI
Piangere è un artificio, Cantharide (2016)
Titolo: Piangere è un artificio
di Elena Galeotti
con Elena Galeotti e Ilaria Debbi
luci Alessio Guerra
Tecnico audio-luci Stefano Vacchi
voce di Iokanaan Basilio Frongia
fantasma di Erode Modesto Messali
produzione Cantharide 2015
con il sostegno di Comune di Zola Predosa,
Regione Emilia Romagna
uno speciale ringraziamento a Rita Frongia
progetto Cantharide
Un’attrice insonne in una notte di luna piena scivola nei ricordi esaltanti di un presunto, luminoso passato e nelle evocazioni di Salomè e Erodiade. I ricordi da attrice rivelano uno stato di intermittenza.
Accade così, passano gli anni, ma i ricordi riaffiorano, si mescolano a fantasie e a quelle notti di voci minacciose e di corpo aspirato dalla paura.
Accade con leggerezza che l’amore tra madre e figlia generi il desiderio di morte. In scena, due creature intrecciate, attraversate da ombre.
Una giovane figura in penombra disturbata dagli incubi e dalla storia. Si trascina obliqua come un narciso scosso dal vento, succube, servile ma al tempo stesso sadica per indifferenza, sotto gli occhi da talpa patrigni.
È una notte di luna piena. La notte è il tempo che non dorme, e mille e una notte, e la voce disumana, e c’è una luna e trame di voci che chiamano sangue. Poi ci siamo noi, poco regali, tanto goffe, con la nostra anima, oltraggiata da tante ombre e colpi bassi.
Elena Galeotti
durata 55’