ARCHIVIO SPETTACOLI
Requiem, C. Motta (2016)
Titolo: RequiemRegia: Carlos Motta
Mondo invertito
Carlos Motta, Andrea Ropes e Stefano Laforgia
Libera me
featuring Ernesto Tomasini
Requiem è una performance in due atti che si sviluppano quasi contemporaneamente in due spazi diversi della Tenuta. Il pubblico sarà accompagnato alla cappella per assistere all’inizio della performance e successivamente sarà libero di spostarsi tra i diversi spazi per presenziare alle due parti.
Ideata da Carlos Motta e prodotta dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio, la performance è basata su un’interpretazione queer della morte e della resurrezione di Cristo, nel tentativo di mettere in questione, sotto questo specifico punto di vista, i loro effetti. Il video della performance sarà presentato in anteprima, in occasione di Carlos Motta: Requiem, la mostra personale dell’artista che aprirà al MALBA di Buenos Aires il prossimo 14 ottobre.
1_Mondo Invertito, nella cappella della Tenuta Dello Scompiglio, è una performance in cui due uomini sospendono l’artista a testa in giù, per i piedi, elevandolo ed invertendolo. Questa inversione di trenta minuti è ispirata alle pratiche di inversione e crocifissione bondage, ed è pensata in relazione al lavoro della teologa queer Marcella Althaus-Reid (1952-2009), che ha utilizzato storie legate al sesso per ripensare la dialettica di ciò che è considerato decente o indecente, analizzandole da una prospettiva che le ha rese per lo più marginali. In questo modo, il corpo nudo dell’artista, sospeso a testa in giù, può (letteralmente) evocare l’inversione di una visione del mondo normativa. Il corpo dell’’invertito è qui equiparato al corpo (sessualizzato) di Cristo. In quest’ottica, la performance si configura come un intervento iconografico delicato e forte allo stesso tempo, che si propone di emancipare il corpo dai discorsi legati ai concetti, riduttivi, di immoralità e perversione. Sotto il profilo formale, la performance è ispirata allo schema iconografico della Crocifissione di San Pietro di Caravaggio (1600-1) e di Guido Reni (1604-5).
2_Libera Me, negli spazi esterni della Tenuta Dello Scompiglio, è una performance canora ispirata al Libera me, tratto dal Requiem scritto da Gabriel Fauré, (1886-7), interpretato da Ernesto Tomasini, artista eclettico ed iconoclasta, che spazia con disinvoltura dal teatro classico alla performance, dalla musica d’avanguardia al cabaret alternativo. La sua rara e potente estensione canora di 4 ottave, si presterà ad un’esecuzione nello stile inconfondibile dell’artista, caratterizzato da una gestualità volutamente ridondante ed ostentatamente queer.
consigliato ad un pubblico adulto