ARCHIVIO SPETTACOLI
Sogni e bisogni, V. Salemme (2015)
Titolo: Sogni e bisogniNote di regia: Ho scritto questa commedia nel 1995 con il titolo di "IO E LUI" chiaramente riferito al celebre romanzo di Moravia. E, come accade in quel romanzo, anche nella mia commedia l'intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia ed il suo "pene". A differenza del racconto moraviano dove il "lui" in questione era solo una voce, qui nella commedia, il più famoso e significativo organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo "titolare" e diventa egli stesso uomo, rivendicando una sorta di riconoscimento scenico; rivendica cioè lo status di vero e proprio protagonista della vita e della scena. Egli ritiene che la vita del grigio e mediocre rocco pellecchia mal si adatta alla grandeur del suo sottoutilizzato "tronchetto della felicità". Si, Lui ama farsi chiamare proprio così.
Lo spettacolo in pratica é un duello tra i due contendenti. Il tronchetto spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario e il povero Rocco che cerca di riconquistarlo e riportarlo materialmente nella sede più consona, cioè in basso al suo ventre. L'intreccio é ovviamente popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso, la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita di Rocco...
Aldilà degli accadimenti "Sogni e Bisogni" é una commedia di fortissimo impatto comico e nello stesso tempo mi consente di continuare il percorso che ho iniziato ormai già da qualche anno. Aprire cioè in qualche modo la confezione borghese della commedia classica per intrattenermi ed intrattenere il rapporto con il pubblico in sala. Avrò modo cioè di interloquire con loro per rispondere alle domande più frequenti che ci facciamo sulla profondità della natura umana sopratutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici.
scritto e diretto da Vincenzo Salemme
con VINCENZO SALEMME
e con Carlo Buccirosso, Maurizio Casagrande, Roberta Formilli, Massimo Andrei, Teresa Del Vecchio, Ombretta Bertuzzi, Tiziana Bertuzzi
regia di Vincenzo Salemme
scene e costumi Aldo De Lorenzo
musiche originali Antonio Boccia
produzione Diana Organizzazione Italia Spettacoli
Rocco è un piccolo uomo, la sua piccola vita gli sembra una enorme salita, le sue piccole paure incubi ossessivi. Ha una moglie che non lo ama più, ha due figli che non lo amano più. Ha mille dubbi, mille sogni, mille piccoli bisogni, ma è in arrivo un grosso problema che lo costringerà a rivedere tutte le regole che hanno finora guidato la sua vita grigia e senza acuti; in un giorno di Agosto, mentre tutti sono in vacanza e lui è solo in casa alle prese con i conti del gas, della luce, delle spese condominiali, gli appare un signore elegante, luccicante, debordante, squillante e gli comunica di essere il padre dei suoi figli, il suo… (non ama farsi chiamare come lo chiamano gli essere umani). Ha deciso di staccarsi dal corpo di Rocco perché è stanco della sua vita squallida, di quei giorni perduti a rincorrere il nulla, di quella assenza di piacere, di godimento, di eleganza, di coraggio.