Titolo: Tandem
di Elena Stancanelli
con Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi
spazio musicale Davide Livornese
luci Cristian Zucaro
disegno e costruzione tandem Mario Petriccione
posa in aria tandem Stefano Pasquali/La Moto 34 Roma
ideazione e regia Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco
Note di regia: “Il tandem è un oggetto che tiene due corpi in equilibrio, inchiodato su un fulcro centrale. E' una macchina del tempo. Pedalando sul tandem si attraversano spazi che sono tempi e persone che sono ricordi. Oggi è un giorno sospeso sull’orlo di qualcosa. Tutto intorno si combatte. La gente urla tra le lacrime per le strade, manifestando il proprio dissenso, divisa tra black block e mani bianche. La ribellione è energia e azione. La lotta, un mezzo per cambiare il mondo. Le due ragazze che pedalano sul tandem sono sospese sull’orlo di qualcosa. Il tandem è una macchina paradossale, concepita per il movimento ma costretta nella scena all'immobilità. Questa sua condizione produce un'inversione dell'ordine: tutto quello che è stato potrebbe ancora succedere, quello che io sono potrebbe essere l'altro, quello che io voglio potrebbe non essere giusto, il luogo dove voglio andare potrebbe non essere quello che trovo. Di fronte all'abisso, uno dei mille abissi possibili, pedalano senza sapere in quale direzione. Dove vanno le due ragazze? Quando scendono, le due ragazze - le due ragazze, sono davvero due ragazze? Che cosa è uno e che cosa è l’altro di fronte all’abisso? - si trovano in una terra di nessuno. Lo spazio possibile di qualsiasi scelleratezza. O al contrario di una resa che può diventare la soluzione. Nella terra di nessuno si torna ragazzi, al tempo in cui le domande vogliono risposte, un attimo prima di scoprire che ogni risposta è un inganno. Che ogni domanda è soltanto una smania. Qui, nella terra delle domande, incontrano/evocano uomini e donne che sono stati/che avrebbero potuto essere. Che non saranno più. Perché c'é un punto, nella vita di ognuno di noi, in cui le cose finiscono. Oltre, qualche volta, c'è quello che siamo.”
Su una bici issata sopra un ammortizzatore a molla, in scena due amiche, Paola e Federica, pedalando attraversano spazi temporali, ricordando incontri ed esperienze personali. Nel desiderio di colmare un vuoto inspiegabile, Federica percorre una linea sottile, tra sogno e speranza, al fine di liberare il lutto, di liberare Paola e di lasciarla andare. Paola accompagna Federica in questo viaggio, le rimane accanto ancora una volta, non vuole lasciarla, non vuole essere dimenticata. Tandem è, quindi, uno spettacolo che riflette sulla vita, gettando lo sguardo sul mondo dei giovani, sulla necessità di cambiamento, sui meccanismi di passaggio dalla gioventù al mondo degli adulti.