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La settimana a teatro: 7-13 settembre

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Rieccoci qua, risparmiando(ci e vi) citazioni di Guccini sui ripensamenti o gli impressionismi della Premiata Forneria Marconi: se proprio dobbiamo, Neil Diamond, ma, in ogni caso, evitiamo e badiamo al sodo. Che, in termini teatrali e per quanto concerne le zone di nostra arbitrarissima competenza (ribadiamo: le province di Lucca, Massa Carrara, Pisa e Livorno, con le giuste eccezioni riguardo ad alcuni spazi di Pistoia, Prato e Firenze), non troppo continua a offrire. Avanti, quindi, ma senza juicio per vedere cosa si può vedere.

Martedì 8 − Laura Curino al Metastasio (Prato) 

Se ci sei batti un colpo, Curino-Russo, Prato, 2015 (foto CS)Non proprio l’attautrice in persona o, quantomeno, in scena, ma l’informazione ha il diritto/dovere di semplificare. L’ ormai ex Stabile della Toscana saluta e auspica la nuova stagione teatrale con un’anteprima, a margine d’una serie di visite guidate al Metastasio per il 70° anniversario della liberazione della città. Lo spettacolo a coronamento del tutto s’intitola Se ci sei batti un colpo, la regia è, appunto, di Laura Curino, il testo di Letizia Russo, con l’interpretazione affidata a Fabio Mascagni. Si tratta di «una storia surreale e tragicomica per indagare, attraverso la vita di un giovane uomo che ha tutto ciò che gli serve, tranne il cuore, un tema caro a chiunque abbia mai avuto il dubbio se davvero valga o no la pena vivere». Niente da dire, a parte il dispiacere per la collocazione oraria (18.30) che renderà complicata una qualsiasi presenza arlecchina. Non disperiamo, però.

Venerdì e sabato − Kaemmerle e Sacchi di Sabbia “utopici” del buongusto (provincia di Pisa)

Andrea Kaemmerle, BalcanikaosProsegue, sino a esaurimento scorte, la lunga, lunghissima estate di Andrea Kaemmerle che, venerdì sera (al Resort Borgo Colleoli di Palaia), torna a vestire i panni del buon soldato Svejk, il malinconico clown che da anni offre agli spettatori l’immaginario lunare e scarmigliato che rimbalza dal vicinissimo est: in Balcanikaos, autentico “classico” di Guascone Teatro, l’attore e i suoi fidatissimi musicisti klezmer (Ras Kornica, Ivo Andreevic, Branka Ceperac, Danko Jugovic) giocano in ogni modo nel mescidare musica, immagini e parole, attingendo peraltro dalle pagine di autori del calibro di Hasek, Hrabal, Kafka e Rilke. Un’altra occasione, dunque, per vedere all’opera un artista infaticabile e caparbio, dotato d’una solida e apprezzabile dimensione poetica, sperando in un serotino scampolo d’estate.
Sacchi di sabbia, Piccoli suicidi in ottava rimaPochi metri più in là (Agriturismo La Cerbaia), la sera successiva, saranno i Sacchi di Sabbia a raccogliere il testimone dell’Utopia e allietare il pubblico buongustante con il loro Piccoli suicidi in ottava rima. Dello spettacolo abbiamo detto più volte, ma, a una più puntuale verifica nell’archivio arlecchino, ci siamo accorti della sua assenza tra i già recensiti. Mancanza che ci piacerebbe colmare, o in prima persona o tramite qualche inviato, dato che nelle visioni effettuate in precedenza (si tratta di un allestimento che ha preso forma attraverso la realizzazione di più quadri) l’impressione è sempre stata molto buona (cosa assai frequente con i Sacchi). Di certo, ne consigliamo la visione a voi lettori.

Domenica 13 settembre, ore 19 e ore 21 – Pupi siamo al Museo Nazionale del Bargello (FI)

Si torna fuori dal nostro territorio: al Museo Nazionale del Bargello va in scena Pupi siamo – Viaggio buffo in cerca di Pirandello, per la regia di Gianfranco Pedullà e con Gianfranco Quero e Marco Natalucci. Si tratta di una fantastia metateatrale in omaggio alla contraddittoria, mutevole, affascinante arte dell’attore: i due stanno andando in teatro per recitare I giganti della montagna, ma nei camerini si discute della vita e dell’arte del drammaturgo siciliano in un gioco di (s)composizione di frammenti pirandelliani. Chissà che qualche arlecchino sperduto non si trovi ad assistervi, ma non promettiamo niente.

Da giovedì 10 a domenica 13 Il Giornale in Versiliana, Marina di Pietrasanta (LU)

travaglio-15583311Per mere questioni contestuali, ci siamo scampati la Festa del Fatto Quotidiano, svoltasi sino a ieri nella pineta pietrasantina; e dire che vi sarebbe stato il debutto di Slurp, nuovo recital teatrale (!) di Marco Travaglio, tratto dall’omonimo libro del medesimo: la redazione arlecchina si divide tra chi (lo scrivente, per esempio) sostiene che sia teatro tutto ciò (e non solo quello) che tale si dichiara e chi, invece, si rifà a una più articolata valutazione circa le coordinate realizzative di ciò che va in scena. Al di là del dibattito, un Arlecchino sottosopra sarebbe stato sicuro, con l’occasione di ragionare circa un certo tipo di spettacolo, le sue condizioni produttive, i suoi scopi e la sua necessità.
Alessandro Sallusti, il giornaleTutto questo, in realtà, per annunciare cum gaudio magno che, in Versiliana, a Travaglio succede Alessandro Sallusti: non perché il signor Santanché abbia velleità sceniche (e di questo gliene siamo riconoscenti), ma perché il format un tempo consolidato da “l’Unità“, sta dimostrando di sopravvivere agli agonizzanti residui della carta stampata. Tra questi, “il Giornale” che terrà (pure lui!) la propria festa dal 10 al 13 settembre (ecco un fondamentale scoop da parte della testata fondata da Indro Montanelli: si prevede il Pulitzer). Quattro giorni di incontri, con due sicuri appuntamenti sceniciSilvio Berlusconi, sabato 12, e Matteo Renzi, il giorno dopo (entrambi gli incontri sono previsti alle 18), oltre a non meglio precisati “concerti e spettacoli, anche gratuiti”. Chissà. Siamo sicuri che qualche arlecchino particolarmente intrepido (o masochista) andrà. E recensirà.

Nient’altro da aggiungere, per adesso, se non “ben ritrovati”. Buone visioni, se ne avrete voglia e pazienza.

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Igor Vazzaz
Toscofriulano, rockstar egonauta e maestro di vita, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Scrive, suona, insegna, disimpara e, talvolta, pubblica libri o dischi. Il suo cane è pazzo.

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