ARCHIVIO SPETTACOLI
Patres, S. Tavano (2014)
Titolo: Patres
con Dario Natale e Gianluca Vetromilo
regia e drammaturgia Saverio Tavano
disegno luci Saverio Tavano
tecnica Pasquale Truzzolillo
foto di scena Angelo Maggio, Pasquale Cimino
con il supporto della Regione Calabria
produzione Residenza Teatrale Ligeia Lamezia Terme/Scenari Visibili
“Patres” è la storia di un giovane Telemaco di Calabria che attende da anni il ritorno di suo padre, paralizzato nell’attesa, davanti all’orizzonte che può solo immaginare dal buio della sua cecità: attende su una spiaggia bagnata dal Mar Tirreno, mette le mani in avanti per vedere l’orizzonte, si rivolge verso il mare e aspetta che questo padre ritorni.
È il mare che scandisce e accompagna la vita di questo figlio, incapace di vedere come di andare, in attesa di un padre che invece non è in grado di restare/tornare a casa, in una terra a volte ostile. Un “Pater” che lega il figlio ad una corda perché altrimenti potrebbe perdersi, incapace di stargli accanto, non ritrova il coraggio della testimonianza e la forza della trasmissione. Telemaco dalla lunga attesa, non aspetta un Godot, aspetta realmente qualcuno e l’attesa è dinamica, come un’erranza, un rischio. Goethe dice che l’eredità sta in un movimento di riconquista, vero erede è un orfano a cui nessuno garantirà nulla. Ereditiamo il niente, ma non proveniamo dal niente, occorre quindi recuperare il nostro scarto col passato.