Il 3 luglio 2015 il Ministero del Beni Culturali ha riconosciuto all’Associazione Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi la qualifica di Centro Nazionale di Produzione Teatrale.
Questa importante qualifica in realtà non è altro che il riconoscimento di quello che Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi è ormai da molti anni: non un teatro di semplice ospitalità né una delle tante compagnie di giro, ma un luogo dove si opera professionalmente a 360 gradi, integrando produzione, distribuzione, promozione e ospitalità, secondo criteri di qualità e impegno culturale; uno spazio dove si offre un servizio di socialità alla comunità nella quale ci sentiamo saldamente radicati, tenendo una finestra aperta alle tendenze nazionali e agli eventi internazionali.
Si parte il 15 ottobre con un grande classico del teatro vernacolare fiorentino Casa nova, vita nova riproposto a sessant’anni dal suo debutto dalla Compagnia Il Grillo, grande erede della tradizione di questo nostro teatro popolare: la regia è di Angelo Savelli non nuovo alla riproposta contemporanea di quel repertorio (basti ricordare “Gallina vecchia” con Marisa Fabbri e Carlo Monni). Lo spettacolo vuol rendere anche un caloroso omaggio ad un grande amico del Teatro di Rifredi, Vinicio Gioli, (autore del testo insieme a Mario De Majo) e a un monumento del teatro vernacolare fiorentino quale è stato Giovanni Nannini.
Come sempre folta la presenza delle migliori compagnie toscane: Arca Azzurra Teatro ripropone Il Malato immaginario (5>8 novembre), con la riduzione e la regia di Ugo Chiti, spettacolo più votato dagli spettatori dei teatri di Fondazione Toscana Spettacolo; a seguire l’evergreen Benvenuti in casa Gori (12>15 novembre) il successo senza fine di Alessandro Benvenuti.
Il Teatrodante Carlo Monni (18>21 novembre) sarà in scena con la toccante e coinvolgente commedia di Andrea Bruno Savelli sulla straordinaria vita del calciatore Stefano Borgonovo, Attaccante nato.
Ormai consolidata da molte stagioni, la Rassegna Queer Theatre si apre quest’anno con una novità assoluta per l’Italia: direttamente dall’Argentina, passando da Avignone-Off, dove sono stati ospiti per ben due anni consecutivi, e il Théâtre du Rond-Point di Parigi dove sono in scena proprio in questi giorni e fino a metà ottobre, arrivano i campioni del teatro fisico Alfonso Barón e Luciano Rosso con Un Poyo Rojo (25>29 novembre), una miscela esplosiva tra danza, sport e sessualità, da non perdere! A seguire Battuage ( 3>5 dicembre) di Vuccirìa Teatro che, dopo il bel successo dello scorso anno di “Io mai niente con nessuno avevo fatto”, con la scrittura di Joele Anastasi, prosegue la ricerca di un linguaggio proprio, un incontro tra drammaturgia originale e ricerca attoriale, su una società indagata nei suoi aspetti più irrisolti e degradati.
Il 7 e 8 dicembre la Compagnia Junior Balletto di Toscana diretta da Cristina Bozzolini presenterà Romeo e Giulietta, drammaturgia e coreografia di Davide Bombana.
E poi il fenomeno del momento, i suoi video spopolano in rete, la parodia di Marasco è stata il tormentone dell’estate, ecco Lorenzo Baglioni e la sua band con Selfie (10>12 dicembre) ironico racconto dell’impatto delle nuove tecnologie sul nostro quotidiano.
Spazio alle giovani Compagnie con il trio Edoardo Zucchetti (regista), Diletta Oculisti e Giacomo Bogani (attori) impegnati in Presunzione (18 e 19 dicembre) uno spettacolo sull’amore ambientato in una tenda canadese dove i due protagonisti trovano rifugio per una vacanza fuori dal tempo.
Subito dopo Natale (26>29 dicembre), aspettando il 2016, Alessandro Riccio, affiancato da una brava e sorprendente Gaia Nanni ci ripropone il suo grande successo La meccanica dell’amore, un duetto pieno di piccole sfumature e grandi risate.
Si brinda al nuovo anno fra padrini, gangsters e poliziotti, con una delirante parodia de “Il Padrino” firmata Yllana: The Gagfather (31 dicembre >3 gennaio) dove lo humour noir, le esagerate invenzioni teatrali, il linguaggio senza parole sono l’inconfondibile marchio di fabbrica di questa scatenata Compagnia spagnola.
Spazio ai bambini per la Befana (5 e 6 gennaio in pomeridiana) con il classico intramontabile Giornalino di Gian Burrasca curato da Angelo Savelli.
E poi eccoli! Sono ancora loro… sono ritornati! Il sassofonista avanzo di balera, rubato alla banda di paese, il contrabbassista stralunato, il pianista virtuoso, il batterista rompiscatole, il capobanda, ormai sempre più esaurito: la Rimbamband! (7>17 gennaio) con il nuovo spettacolo Rimbamband Show.
Tornano anche Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo con Carmela e Paolino (20>24 gennaio) una produzione Pupi e Fresedde che, a ventisei anni dal debutto, ha mantenuto intatta la sua capacità di divertire e far riflettere. Comico, popolare e musicale, un’accattivante performance per due consumati attori brillanti, insomma uno spettacolo vincente.
In occasione del Giorno della Memoria (26 gennaio) la Compagnia Cervelli in Tempesta presenta Bent, famosissima pièce dell’inglese Martin Sherman che pone alla ribalta il tema ancora poco trattato della repressione e poi dello sterminio degli omosessuali da parte dei nazisti.
L’Orto degli Ananassi, giovane compagnia livornese, ci presenta La parte migliore di me sul tema di scottante attualità dei padri separarti. Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza si affrontano in un emozionante duello tra telefonate inaspettate, angoscianti sospetti e continue divertenti sorprese
Ancora una compagnia toscana con un classico della risata, un omaggio a uno dei più importanti autori italiani di commedie, il livornese Athos Setti oggi purtroppo poco ricordato. La Fortuna si diverte -conosciuta anche come “L’agonia di Schizzo”– fu tenuta in repertorio per 29 anni dal grande Eduardo De Filippo, di cui Setti era amico e collaboratore. In scena Daniela Morozzi ed Emanuele Barresi con la Compagnia degli Onesti (2>7 febbraio).
Finalmente arriva anche a Firenze lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito in tutti i teatri italiani, lo spettacolo che vi farà ridere fino alle lacrime, sicuramente uno degli spettacoli più dissacranti e divertenti degli ultimi anni Thanks for vaselina (9 e 10 febbraio) con Ciro Masella.
Dopo i sold-out della scorsa stagione non poteva mancare il nuovo fiore all’occhiello delle nostre produzioni La bastarda di Istanbul (16>28 febbraio), saga familiare inter-etnica, popolata da meravigliosi personaggi femminili, capitanati da Serra Yilmaz. Una storia bruciante gremita di segreti, uno in particolare che ha l’aspetto di un’antica spilla di rubini a forma di melagrana….
Teatri d’Imbarco presenta un nuovo spettacolo di Nicola Zavagli in cui saranno ancora protagonisti Andrea Zorzi, il grande campione della pallavolo, e Beatrice Visibelli con loro in scena anche gli atleti/danzatori di Accademia Kataklò per un Avventuroso viaggio a Olimpia (2>6 marzo) nel luogo dove tutto nacque, quella Olimpia dove per dodici secoli si sono celebrate le gare più esaltanti del mondo.
A seguire (10>12 marzo) Emma Dante con Acquasanta, primo capitolo della “Trilogia degli Occhiali” composta da tre spettacoli autonomi ma indissolubilmente legati da temi cari alla regista e autrice palermitana: marginalità, povertà, vecchiaia e malattia. Mozzo mezzo cecato (tutti i personaggi della trilogia sono cecati) ancorato sulla scena, Carmine Maringola da solo ricrea mondi e personaggi diversi a bordo della nave che non ha mai lasciato da quando si è imbarcato a quindici anni.
Ancora una giovane Compagnia e ancora un trio, Pasquale Scalzi, Francesco Dendi, Edoardo Nardin in La Fantasia che porta il sottotitolo di Un viaggio liberamente ispirato a Bruno Munari, spettacolo che nasce dal desiderio di far incontrare questo importantissimo personaggio dell’arte e del design con uno dei pochi linguaggi artistici non utilizzati e sperimentati nel suo lavoro, il teatro (23 marzo).
E poi arrivano (1°>3 aprile) Antonella Questa, Giuliana Musso e Marta Cuscunà le Wonder woman impegnate in un reading su donne, lavoro, denaro e super poteri. Superman era un giornalista, Batman un miliardario. Le super eroine purtroppo non sono mai riuscite a fare carriera.
Complice, protagonista e artefice del miglior teatro di ricerca italiano degli ultimi anni, Ciro Masella inizia la sua collaborazione con il Teatro di Rifredi con una singolare proposta destinata a spiazzare molte certezze: Aminta di Torquato Tasso (7>9 aprile). Una bella scommessa all’apparenza fuori dal tempo, ma forse più contemporanea di quel che si creda, quella di affrontare uno dei capisaldi non solo della letteratura teatrale ma anche della poesia universale.
A chiusura di stagione (12>17 aprile), Alessandro Riccio abbandona gli abiti da vecchietto e da signora per calarsi nei panni di un personaggio tatuato e coperto di piercingi per raccontare in modo diverso le fiabe di Esopo: Roba da duri.