ARCHIVIO SPETTACOLI
Nuda proprietà, L. Ravera (2014-15)
Titolo: Nuda proprietàRegia: Emanuela Giordano
di Lidia Ravera
regia Emanuela Giordano
con Lella Costa, Paolo Calabresi
e con Claudia Gusmano, Marco Palvetti
scene di Francesco Ghisu
musiche di Antonio Di Pofi
produzione La Contemporanea – Mismaonda
Innamorarsi a 60 anni è una sfida, una forma d’arte, un capolavoro. È la vittoria della libertà contro gli stereotipi. Iris contro ogni logica si innamora di Carlo e Carlo di Iris. Lui dopo un po’, ma va bene così. Tutto comincia con una stanza in subaffitto. Iris la offre a Carlo, psicanalista sfrattato del pianoterra. Intanto lei, rimasta senza un soldo, vende in nuda proprietà la casa.
Dissipatrice accanita, senza pensione, non ha altra scelta che cedere il suo unico bene al miglior offerente, fingendosi molto più malandata di quello che è. Il miglior offerente è senza scrupoli e una nipotina bella e nullafacente fa irruzione proprio quando Iris e Carlo capiscono che sta succedendo qualcosa di imprevedibile.
Mentre Carlo scopre di essere malato Iris si accorge che non può più fare a meno di lui, della sua intelligenza, della sua ironia, della sua capacità di decifrare la vita per quello che è.
Carlo è affascinato da questa donna incasinata e vitale, che si espone, si dichiara, senza farsi mortificare dalle convenzioni. Decidono di vivere insieme tutto quello che resta da vivere. In due riescono a guardare in faccia la realtà, a chiamare per nome tutte le loro paure e a riderci sopra.
Iris è Lella Costa, che ha scelto dopo anni di teatro in solitaria di regalarsi al pubblico in una commedia intelligente e spiritosa, come intelligente e spiritosa è tutta la sua storia di teatro; Carlo è Paolo Calabresi, che con la sua presenza contribuisce alla creazione di una coppia inedita e sorprendente.
Noi rideremo con loro e piangeremo per loro, a scene alterne e anche nella stessa scena. Usciremo da questa commedia più leggeri e agguerriti, con il sorriso sulle labbra, felici di aver celebrato tutti insieme un rito propiziatorio, una festa alla forza e alla fragilità umana.