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Carmela e Paolino Varietà sopraffino
23/01/2015 21:00 - 23:00
“Ay, Carmela” di José Sanchis Sinisterra racconta la vicenda di due oscuri attori di varietà che nel 1938, durante la guerra civile spagnola, cadono prigionieri dei falangisti e sono costretti, loro malgrado, ad improvvisare per le truppe uno scalcinato ma esilarante spettacolo dal tragico esito finale. Con “Carmela e Paolino” il regista Angelo Savelli, d’accordo con l’autore, ha compiuto un’operazione di adattamento di questo acclamato testo spagnolo trasportandone l’azione nell’Italia del 1944, in piena seconda guerra mondiale, in uno sperduto paese della provincia abruzzese invaso dalle armate tedesche.
La parte centrale del testo originale è occupata dal ricordo dello spettacolo di varietà improvvisato da Carmela e Paolino per le truppe d’occupazione. Anche qui è stata compiuta un’operazione di adattamento i cui riferimenti stilistici sono diventati schiettamente italiani: Nino Taranto, Totò, la Magnani, Macario, Gil e Cioffi, il trio Lescano, Rascel, eccetera.
“Carmela e Paolino” è uno spettacolo sulla “memoria” e sulla “dignità umana” ma al tempo stesso è uno spettacolo, comico, popolare e musicale, un’accattivante performance per due consumati attori brillanti, quali Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo, che, accompagnati dal vivo da tre musicisti e grazie ad un ben congegnato meccanismo drammatico, possono cimentarsi su più piani espressivi (recitazione, canto, coreografia) e con una ricca gamma di toni interpretativi che vanno dal farsesco al tragico.
Lo spettacolo è stato negli anni ‘90 uno dei maggiori successi della compagnia Pupi e Fresedde che, per ben otto anni, lo ha portato in tournée in Italia, in Europa e in Sud America.