ARCHIVIO SPETTACOLI
Tutto il mio folle amore, Astorri-Tintinelli (2016)
Titolo: Tutto il mio folle amore
s-concerto poetico e non per un profeta popolare:
Pier Paolo Pasolini
di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli
Tutto il mio folle amore si apre con una morte, forse quella del poeta, ma anche quella di un mondo che ha sofferto sulla propria carne la degradazione e il deserto cresciuto intorno. Un deserto voluto da una classe dominante che ha creato una nuova forma di potere e quindi una nuova forma di cultura, quel potere dei consumi che ha ricreato e deformato la coscienza del popolo italiano fino ad una irreversibile degradazione. “L’anima del popolo italiano” scrive Pasolini negli scritti corsari, “non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre..”
E forse si può rintracciare il senso di questo nostro lavoro a partire dai nostri due corpi di attori, due corpi-voci per dar vita allo sguardo sul mondo del profeta Pasolini, che prima di tutto è sguardo e poi si articola in un discorso complesso.
Si delinea così, attraverso le figure di due comici, Fefè e Fofò, ingaggiati appunto a fare uno spettacolo sul poeta, la parabola di Pasolini, dalla poesia friulana, i cui versi vengono letti in scena come lingua sacra degli esclusi, fino agli ultimi scritti di denuncia sociale e politica. Liberamente da un paesaggio all’altro i due corpi-voci danno vita ad uno sconcerto che mostra i conflitti di un tempo ma anche il suo insaziato bisogno di felicità.
durata 70’