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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Painkillers (M. Iriguchi, 2016)

    Titolo: Painkillers
    Regia: Mamoru Iriguchi

    idea, performance, progetto (set, costume, sound, luci)  Mamoru Iriguchi
    drammaturgia  Nikki Tomlinson/Selina Papoutseli/Susanne Zaun/Philipp Schulte
    supervisione costumi  Maria Garcia/Yao Liao
    voce fuori campo  Heather Uprichard
    con il supporto di Arts Council England, National Theatre Studio, The Yard e Artsadmin

    In Painkillers Mamoru Iriguchi esplora il dolore fisico, l’obesità e l’immagine corporea attraverso una serie di trucchi. Nei panni dell’assistente di un mago, con indosso un costume da obeso/a, interamente lavorato ai ferri, in balia di coltelli, seghe e pistole, fa spuntare come per magia le scene da dietro le quinte, dal palcoscenico, da ogni dove. Unico elemento scenico è una parete ruotante a due facce, ad indicare i due luoghi da cui l’assistente entra ed esce: il palcoscenico e il camerino. Il mago è assente, sia in scena, sia dietro le quinte. In compagnia dell’assistente, c’è invece la Stage Manager (la cui voce arriva dal piccolo altoparlante Tannoy del camerino o dalle voluminose casse sul palcoscenico), che non compare mai di persona, perché durante lo spettacolo non le è permesso di lasciare la postazione di operatore.
    La performance è accompagnata da una narrativa complessa, simile ad una matriosca e da una struttura visiva e fisica in cui gli spettatori scelti fra i volontari – il mago, l’assistente, il direttore di scena – il camerino, il palcoscenico e le immagini riflesse coesistono in modo confuso. E il filo che li unisce tutti è il dolore fisico.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI