ARCHIVIO SPETTACOLI
Infinita guerra italiana, Gogmagog (2016)
Titolo: Infinita guerra italiana
Un progetto in quattro battaglie
Co-produzione: Gogmagog Teatro / Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro e con il sostegno di Regione Toscana-Sistema Regionale dello spettacolo.
Testi di Virginio Liberti
Regia: Tommaso Taddei
Direzione tecnica: Antonella Colella
Uno stato di conflitto permanente, di guerra perenne, dimora nelle pieghe più intime della nostra società, all’interno dei rapporti che ci legano l’uno all’altro, dandoci l’impressione di avere sempre un nemico da distruggere. Con il nemico non c’è dialogo, non c’è accordo possibile, è guerra. Non si tratta dei conflitti globali che insanguinano aree sempre più vaste del pianeta, non delle crociate contro migranti, profughi e poveri che di queste guerre sono il risultato, non delle lotte tra organizzazioni criminali, ne di quelle economiche tra poteri finanziari.
Si tratta piuttosto di una cultura dell’aggressività, del ricatto, della sopraffazione talmente radicata da sembrare connaturata all’esistenza, in un contesto dove il confine tra vittima e carnefice diventa labile, quasi superfluo. Un dato di fatto davanti al quale siamo chiamati a prendere posizione.
Possiamo aderire e prendere parte alla guerra o disertare, ma non possiamo fingere di ignorarla.
Prima battaglia
Non è quel che sembra
Testo di Virginio Liberti, con Tommaso Taddei, regia Tommaso Taddei
Un giovane apatico e misterioso ci parla della sua vita alla ricerca di forti emozioni per riempire il vuoto della sua esistenza: Notti trascorse in cerca di compagnia, approcci in discoteca, luoghi ameni dove appartarsi con le sue “prede”, ricordi, storie d’amore e di profonda amicizia ci svelano a poco a poco che lui si sente vivo solo togliendo la vita a gli altri.
Seconda battaglia
Durante il carnevale
Testo di Virginio Liberti, con Cristina Abati e Johnny Lodi, regia Tommaso Taddei
La notte di carnevale sul cornicione di un alto palazzo una donna guarda nel vuoto esausta della vita. Un uomo la raggiunge, per parlarle, per farla parlare, per portarla in salvo, infondo questo è il suo lavoro è uno psicologo, ma la realtà a cui si trova di fronte è ben più assurda, molto diversa da ciò che crede di sapere.