Modalità retorica on: il teatro italiano, sia di ricerca sia di “cassetta” sia sospeso a metà tra istanze commerciali e vocazioni artistiche (chi scrive non ha niente contro il commercio, figuriamoci), ad agosto come a fine dicembre va in vacanza. Si fa, letteralmente, vacante, alla stregua di salumerie, ferramenta, fabbrichette grandi o piccine. Non sempre e non ovunque, chiaramente, e se siamo qui a scrivere è (anche) per testimoniarlo, ma, in tutta sincerità, ci riesce difficile recepire tutte le (pur comprensibili) dichiarazioni di differenza da parte di artisti e operatori, da anni impegnati in una battaglia di retroguardia con esiti sempre meno certi. Noi, che arlecchini siamo, osserviamo, senza pretesa di comprender meglio di altri, con la sola, grama, consolazione, di esternar qualche dubbiaccio. La settimana prima di Ferragosto è assai scarna: vediamo cosa c’è, pure al di là del nostro Calendazzo.
Mercoledì e giovedì − San Lorenzo con Kaemmerle, poi Svergognata in provincia di Pisa
Quanto appena scritto, non può certo riferirsi ad Andrea Kaemmerle, la cui attività da teatrante, attore, organizzatore, movimentatore di palchi e platee impressiona per abnegazione e pervicacia. Dopo una settimana di repliche, tra Il popolo cattivo e Cabaret mistico, culminata con la prima assoluta di L’uomo Tigre, autentico spin off da quel Lisciami con cui condivide la seconda parte di titolo (Capire tutto in una notte) e che qui abbiamo apprezzato, ecco che il nuovissimo lavoro approda, mercoledì 10 agosto, in quel di Treggiaia (PI), nella provincia pisana. Risate e malinconia, tra memorie musicali e aneddotica da balera, mentre cadono le stelle. Consigliato a priori.
La sera successiva, invece, appuntamento nella piazza del Popolo di Castelnuovo Val di Cecina (PI) con Svergognata, one woman show comico (ma non solo) di Antonella Questa, che è pure autrice del testo (la regia è di Francesco Brandi): la storia di una donna che, scoperta l’infedeltà del marito fedifrago frequentatore di svergognate, si mette in discussione sino a “conquistare un nuovo sguardo su sé stessa“. Il tema ci pare intrigante e rischioso, al punto che vorremmo leggerne: chissà che un qualche arlecchino in zona non vada a gettare un occhio.
Giovedì 11 − Elisabetta Salvatori, con garbo, a Viareggio; Sgarbi, con Caravaggio, in Versiliana
Partigiani sempre è il nome adottato, assieme a quello di Tristano Zekanowski, da un circolo viareggino, dichiaratamente comunista e da anni promotore di numerose iniziative politiche, sociali e culturali. Tra queste, è ormai appuntamento tradizionale la festa agostana, in Darsena, nella pineta antistante lo stadio e il piccolo palasport. Come spesso accade, quando il teatro ufficiale si fa vacante, sono le iniziative popolari e offrire occasioni sceniche, spesso legate a tematiche coerenti alle manifestazioni medesime. Così, giovedì 11, la brava Elisabetta Salvatori riporterà in scena l’intenso monologo di Scalpiccii sotto i platani, dedicato alla strage di Sant’Anna di Stazzema, una delle pagine più tristi della guerra di liberazione conseguita al secondo conflitto mondiale. Se non l’avete visto, andate; la cucina della festa, peraltro, è da provare.
La stessa sera, si continua a ricicciare in Versiliana e non solo con le letture dal Pontile di Marina di Pietrasanta: ecco, dunque, ripresentarsi la lezione spettacolo di Vittorio Sgarbi su Michelangelo Merisi altresì noto come Caravaggio, il cui nome coincide col titolo dell’evento. Scortato dalla musica del violino di Valentino Corvino, il più celebre storico/critico dell’arte italiano disserterà in abbondanza circa uno dei più importanti pittori della nostra storia: chi vuole andare, si prepari, ché l’anno scorso la prevista ora e mezza d’esibizione venne largamente superata per un totale di quasi tre ore. Evento consigliato agli amanti. Dei narcisi, più che della pittura in sé.
Sabato 13 − Massimo Ranieri a Forte dei Marmi (LU)
Sogno o son desto? si domanda Massimo Ranieri che, con la collaborazione di Gualtiero Peirce, dà vita a un ambizioso recital tra canzoni e monologo, non lesinando autentici colpi di teatro. Pur non essendo nelle nostre corde, dobbiamo ammettere che, un paio di anni fa, assistere a uno spettacolo dell’artista napoletano ci impressionò alquanto: non solo per le doti vocali che nessuno può mettere in dubbio, ma per l’invidiabile tenuta scenica “totale”, fisica e coreutica di un vero performer ed ex scugnizzo che sembra davvero saper fare, e molto bene, tutto. Con un quintetto ad accompagnarlo, racconti e canzoni, con sorprendenti ripescaggi da repertorio altrui: da Fabrizio De Andrè a Francesco Guccini, sino a Charles Aznavour e Violeta Parra. Sabato sera, nella cornice di Villa Bertelli a Forte dei Marmi (LU).
Oltre confine − Da Montichiello (SI) al Passo della Futa (FI), tra teatro povero e dramma scozzese
Ne abbiamo parlato la scorsa settimana, e ribadiamo che, sino al 14 agosto, proseguirà la messinscena dell’autodramma Notte di attesa, a Montichiello, per la manifestazione dedicata al Teatro Povero giunta al cinquantesimo anno. Si tratta di una delle iniziative più peculiari e interessanti del nostro teatro autenticamente popolare (là dove il termine sia da intendere nella sua più ampia, e controversa, complessità) e che ospiterà pure un convegno, dal 7 al 9 ottobre prossimi.
Dall’altra parte della Toscana e ai confini con l’Emilia, presso il Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa, ha debuttato nei giorni scorsi (sabato 6 agosto, per la precisione), l’allestimento Macbeth essere (e) tempo, dal celebre testo di William Shakespeare, per la drammaturgia e la regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, vale a dire Archivio Zeta, compagnia ormai affermata del nostro teatro di ricerca, protagonista di un insistito confronto tra drammaturgia classica e riscrittura contemporanea. Per la prima volta, i due artisti decidono di affrontare il Bardo, indagando le radici di un’azione “tragica e criminale“. Il composito cast promette assai bene, con Stefano Braschi, Francesco Fedele, Carolina Giudice, Antonia Guidotti, Elio Guidotti, Gianluca Guidotti, Ciro Masella, Giuditta Mingucci, Alfredo Puccetti, Enrica Sangiovanni e la partecipazione straordinaria di Oscar. Per vederlo è necessario prenotarsi (il biglietto è gratuito), tenendo conto che lo spettacolo si terrà tutti i giorni sino sabato 20 agosto alle ore 18. Da vedere. Non escludiamo escursioni arlecchine, tutt’altro.
Buone vacanze, se ve le potete permettere, e buon lavoro, a tutti gli altri.