ARCHIVIO SPETTACOLI
Landskin, TPO (2016)
Titolo: Landskin
ideazione / concept Davide Venturini, Francesco Gandi
con / with Valentina Consoli, Valentina Sechi
visual design-engineering / visual design-engineering Rossano Monti, Elsa Mersi
scene / scenes Laura VdB Facchini, Livia Cortesi
musiche / musics Spartaco Cortesi
produzione / production Teatro Metastasio di Prato
direzione artistica / artistic direction Compagnia TPO
Land Art elettronica. Nell’area Fabbricone dove lo spazio esterno è stato riconvertito in giardino industriale, il Teatro Metastasio e la Compagnia TPO propongono una opera teatrale breve, da prima serata, una performance di 25 minuti intensa e conturbante che rivisita il rapporto sensoriale con le piante e la terra in chiave high-tech. In scena lo spazio è interamente coperto da foglie di eucalipto fresche e profumatissime, due danzatrici emergono dalla terra come esseri vegetali e interagiscono completamente avvolte da texture proiettate dall’alto ricavate da immagini di cortecce. Il loro corpo nudo trattato con prodotti argillosi assorbe la luce, cambia la percezione della pelle, fino a diventare un tutt’uno con le immagini. Questa pelle elettronica evoca un territorio ideale, uno spazio-giardino nel quale il corpo e l’occhio agiscono in simbiosi, condividendo una scrittura astratta e rituale. Gli aborigeni australiani, ad esempio, si dipingono il corpo con segni che appartengono al linguaggio della natura o del sogno, considerano questo rapporto come una forma d’arte. Nella performance le immagini delle cortecce si espandono, prendono una forma abitabile dai corpi dei danzatori, si trasformano in una pelle-madre dove adagiarsi e comporre opere libere che nascono e muoiono in un gioco dal vivo di “land art elettronica”.