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Non si sa come
10/03/2015 21:00 - 23:00
In qualche modo è capitato a tutti. Un atto quasi involontario con conseguenze spaventosamente reali. Romeo Daddi cede per un momento alla passione per Ginevra, moglie dell’amico Giorgio e precipita in uno stato di colpevolezza che non riesce ad accettare. Non si rende conto di come un’azione, compiuta in un momento in cui è fuori di sé, come trascinato da un sentire non consapevole, possa renderlo colpevole per sempre. Perché non ci ha pensato? Cosa lo ha spinto? La dimensione in cui Romeo si muove non è la società borghese che lo obbliga ad una parte, tema caro a Pirandello, ma è quella introspettiva dell’anima, lo spazio dell’inconscio, in cui le azioni consapevoli sono misteriosamente intrecciate a qualcosa che è fuori controllo. Un terreno di ricerca caro a Federico Tiezzi, sempre abile a scandagliare acque psicanalitiche. Senza tregua scendiamo nei labirinti dei desideri, per decifrare pensieri e gesti, come in una seduta di analisi di gruppo. Dov’è il confine tra memoria e oblio, realtà e sogno, colpa o desiderio?