Ultima tornata settembrina, e prima settimana autunnale: poche novità, tra cui il programma di Contemporanea Festival 2016 che, dopo i primi tre giorni iniziali, entra nel vivo. Senza preamboli, andiamo a vedere… cosa vedere.
Come sempre, controllate il Calendazzo.
Da martedì a domenica − Ancora La tragedia di Riccardo III a Pistoia
Prosegue la lunga tenitura della nuova produzione marchiata Associazione Teatrale Pistoiese. Al Manzoni, opportunamente “ridotto”, da martedì in poi, Renata Palminiello presenta La tragedia di Riccardo III, riscrittura scespiriana che coinvolge numerose realtà locali a supportare un bel gruppo di attori professionisti, tra cui segnaliamo la presenza di Massimo Grigò. Andremo senz’altro a vedere lo spettacolo, lasciando scorrere un po’ di repliche, con la certa speranza di poter assistere a una recita sufficientemente rodata e in temperatura. Come detto in occasione della scorsa settimana, facendo leva sull’endemica sedimentazione dell’opera del Bardo nell’immaginario collettivo, Palminiello si propone un confronto con un testo composto da “intere frasi di cui siamo sicuri di conoscere il significato, che aspettiamo di ascoltare dagli attori“, per vivificarlo, risalendo alla radice necessaria di un capolavoro da sottrarre all’inerzia. Consigliato “al buio”.
Da martedì a domenica − Contemporanea Festival 2016 a Prato
Seconda settimana per una delle kermesse più interessanti della nostra regione, sorta di festival a cesura dell’estate per dare poi il la alle stagioni annuali. Dopo i tre giorni del weekend appena trascorso, cinque serate consecutive per approcciare la scena contemporanea con un cartellone che include un autentico parterre de roi, sia italiano sia internazionale.
Sicuramente vorremmo presenziare, domani sera, al debutto di Claudio Morganti (di lui abbiamo parlato più volte: qui, qui, qui e qui) che presenta Four little packages, al Teatro Magnolfi: il sottotitolo è quattro conferenze brevi incastrate tra musica e lettura, cui seguirà Transhumance di Ilaria Drago e Io mostro di e con Tindaro Granata. Chi sia interessato, telefoni, ché il Magnolfi è piccolo e il tutto esaurito quasi una certezza. Nei giorni successivi, alcune repliche (tra cui Morganti, ma anche TPO – Teatro di Piazza e d’Occasione con Landskin), nonché le performance di Roberto Latini, Astorri/Tintinelli, Fernando Rubio, Katia Giuliani, Alex Cecchetti, Elisa Pol, Kinkaleri e Jacopo Benassi, Giorgia Nardin, Annamaia Ajmone, Gaëlle Bourges, Chloé Moglia, Maciej Kuźmiński e Horman Poster.
Consiglio spassionato: leggetevi il programma senza soffermarvi su quello che, più o meno, potete conoscere già; queste occasioni sono ottime proprio perché permettono d’incontrare artisti meritevolissimi che non è facile trovare in circuiti più consueti. Speriamo di potervene parlare, ma il sold out rappresenta un rischio (che auguriamo agli organizzatori) anche per chi scrive.
Da martedì a domenica − Firenze tra Rossini e toscanità
A Firenze, domani sera, debutta un interessante Semiramide, melodramma tragico di Gioachino Rossini nonché ultimo titolo che il genio pesarese licenziò per i teatri italiani nell’inverno 1822-23: sul podio del Nuovo Teatro dell’Opera, troveremo il direttore australiano Antony Walker, mentre la regia, risalente al 2011, rappresenta uno degli ultimi contributi all’opera lirica da parte del compianto Luca Ronconi, motivo in più per non perdersi le repliche di giovedì, domenica e martedì 4 ottobre. Accompagnati dall’Orchestra del Maggio, canteranno Jessica Pratt (nella parte della protagonista), Juan Francisco Gatell (Idreno), Silvia Tro Santafé (Arsace), Mirco Palazzi (Assur), Oleg Tsybulko (Oroe), Andrea Giovannini (Mitrane), Chanyoung Lee (ombra di Nino) e Tonia Langella (Azema). Cercheremo di raccontarvene.
D’altro tenore l’appuntamento offerto dal Teatro Nazionale (leggasi La Pergola) per venerdì sera: Se tu ci pensi l’è italiano, curioso lavoro che coinvolge un’attrice come Anna Meacci e un autore quale Ugo Chiti, a illustrare il peculiare rapporto tra vernacolo toscano e lingua italiana, tra mondo contadino e nuova modernità. Ci piacerebbe vederlo, ma salteremo, sperando di rimediare con qualche inviato arlecchino.
Oltreconfine − Ancora Avamposti, a Calenzano, e Intercity, a Sesto Fiorentino
Per concludere, segnaliamo la seconda settimana di Avamposti, il festival organizzato prevalentemente presso il Teatro Manzoni di Calenzano e promosso dal Teatro delle Donne (qui il cartellone, con spettacoli sino a sabato 8 ottobre).
Pur con tutte le differenze del caso, ci è davvero impossibile non osservare come la coincidenza di questa rassegna con il vicinissimo Contemporanea 2016 rappresenti, a nostro avviso, una sovrapposizione non necessariamente proficua, alla quale si aggiunga l’inizio dell’Intercity Festival di Sesto Fiorentino, la cui edizione 2016, col sottotitolo Bucarest + Back to Montreal, presenta un interessantissimo programma che arriva sino al termine del mese di ottobre. Un’offerta ricchissima, quella dell’area pratese-fiorentina, che, in un periodo come questo, potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio.
Buon teatro a tutti.