“Un giorno arrivò un ragazzo serio e sorridente che disse, così parve a me, che poteva aiutarci per la parte fonica dello spettacolo che aveva visto e che gli era piaciuto. Quel ragazzo era Nicola Piovani. Forse per timidezza non si era presentato come compositore. Riusciva a far suonare quasi chiunque: c’era uno che sapeva suonare solo due tasti della fisarmonica e Nicola riuscì a usarlo per la sua partitura, improvvisata di volta in volta alle prove, in maniera strabiliante”. Così Carlo Cecchi ricorda l’inizio della duratura e fruttuosa collaborazione con Nicola Piovani. È da questo affiatato sodalizio che nasce Duo, un brillante mix di musica, poesia e prosa. Uno spettacolo variegato che, lasciando grande spazio all’improvvisazione, si muove tra le musiche di Piovani e le parole da Pasolini a Elsa Morante.