ARCHIVIO SPETTACOLI

    Butterfly, Kinkaleri (2016)

    Titolo: Butterfly

    progetto e realizzazione Kinkaleri
    con Yanmei Yang, Marco Mazzoni
    produzione Kinkaleri / Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con FTS Fondazione Toscana Spettacolo
    con il sostegno di Regione Toscana, Mibact – Dipartimento dello Spettacolo

    Il progetto BUTTERFLY nasce dalla volontà di Kinkaleri di elaborare un percorso di ricerca che si rapporta direttamente al mondo infantile; il lavoro di continua sperimentazione dei linguaggi della rappresentazione, ha portato la compagnia in questi ultimi anni ad elaborare una parte di ricerca dedicata al confronto con le nuove generazioni, cercando di trasferire le modalità operative del gruppo nella relazione con l’infanzia. Da questo nuovo percorso progettuale è nata la necessità di costruire diversi momenti produttivi con la realizzazione di spettacoli, accompagnati da una serie di esperimenti e proposte dedicati ai più piccoli che hanno stabilito una relazione privilegiata con l’aspetto formativo, partecipativo, esperienziale. Il nuovo lavoro per l’infanzia BUTTERFLY continua il confronto con il mondo dell’opera lirica, tracciando un nuovo e importante itinerario produttivo che incontra un altro capolavoro del maestro Giacomo Puccini, Madame Butterfly, la commovente storia d’amore ambientata nell’esotico estremo oriente. Una favola sentimentale triste, intensa, dolcissima, che può far riscoprire ad un pubblico di giovanissimi l’opera come forma attuale di rappresentazione, indagata attraverso il lavoro di ricerca sui linguaggi contemporanei già sperimentato da Kinkaleri nella messa in scena di Nessun Dorma, opera in tre atti liberamente tratta dalla Turandot. Il Giappone, terra allora lontana di incanti e di misteri, diventa la cornice ideale dove collocare l’appassionante vicenda dei due protagonisti, la splendida Butterfly, la giovane ragazza che Pinkerton, il tenente della marina degli Stati Uniti, lo yankee americano che tutto può avere, sposa legandola a sé per tutta la vita. La ragazza cede all’amore in modo completo e totale, come totale è quest’opera d’arte, con la dolcezza semplice di chi ama e crede nell’altro. È fedele a tal punto che le è più facile piegare la natura alla menzogna, che non se stessa alla realtà dei fatti; lei vive sola nel fondo sacro dell’amore e vi si attacca inesorabilmente, aderendovi perfettamente e rimanendo fedele con coraggio e generosità a questa scelta fino alla fine. Amore e morte, ancora una volta danzano insieme: due facce della stessa medaglia. Questa forma assoluta di amore diventa la traccia principale per il lavoro di messa in scena, sviluppato attraverso le ambientazioni musicali, l’uso di colori e segni che appartengono al mondo dell’arte contemporanea, cercando nell’opera quella immediatezza disarmante che si rapporta con un filo diretto al pubblico dei più piccoli. In un continuo ribaltamento di figure e sagome, la scena si sviluppa in un gioco tra bidimensionalità e tridimensionalità, provocando nel pubblico un costante cambio di percezione in cui il performer agilmente interpreta i diversi personaggi della storia, mentre il canto appare nelle vesti dell’incantevole Butterfly che ripropone dal vivo le arie più celebri dell’opera. In parallelo alla creazione Kinkaleri costruisce un percorso articolato di avvicinamento al momento spettacolare, che affronti la visione dell’opera e la fruizione del pubblico attraverso forme diverse di coinvolgimento attivo – momenti di partecipazione, progetti specifici, laboratori, incontri – privilegiando metodologie non co

    SGUARDAZZI/RECENSIONI