London Escorts sunderland escorts asyabahis.org www.dumanbet.live www.pinbahiscasino.com sekabet.net olabahisgir.com www.maltcasino.net www.faffbet-giris.com www.asyabahisgo1.com dumanbetyenigiris.com pinbahisgo1.com www.sekabet-giris2.com olabahisgo.com www.maltcasino-giris.com www.faffbet.net betforward1.org betforward.mobi www.1xbet-adres.com 1xbet4iran.com www.romabet1.com www.yasbet2.net 1xirani.com romabet.top 3btforward1.com 1xbet 1xbet-farsi4.com بهترین سایت شرط بندی betforward
    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Finale di partita, Beckett/A. Baracco (2016)

    Titolo: Finale di partita

    di Samuel Beckett
    scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
    regia Andrea Baracco
    produzione Compagnia Mauri Sturno

    Un Finale di partita per Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco. Il testo di Beckett è uno dei più significativi di tutta la sua opera nel parlare dell’insensatezza della condizione umana, dell’insondabilità dell’universo e dell’umano, del tentativo di esprimere l’inesprimibile: un teatro di personaggi che si fissano nella memoria, vivi e palpitanti, più di tanti altri della cosiddetta drammaturgia di stampo realistico.
    L’opera di Beckett è una parodia, unica forma che beffeggia le altre nell’epoca della loro impossibilità, dell’esistenzialismo come riflessione sull’individualità, la solitudine dell’io di fronte al mondo, l’inutilità, la precarietà, il fallimento, l’assurdo dell’esistere, i limiti e le possibilità della libertà individuale, incentrando queste riflessioni intorno alla domanda: che cosa vuol dire esistere?
    Il teatro non può far altro che dichiarare la negatività del presente e avere una sua positività proprio nella dichiarazione del negativo.

    “Sono complementari, ma ostili, ferocemente legati l’uno all’altro, Clov con un passo fuori dalla porta, da sempre e per sempre in procinto di varcare la soglia e via, scapparsene via, Hamm che, da parte sua, non fa altro che invitarlo costantemente verso l’uscita, e neppure in maniera tanto delicata, più con violenti spintoni che con amorevoli saluti”.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI