ARCHIVIO SPETTACOLI
Favola del principe che non sapeva amare, M. Baliani (2018)
Titolo: Favola del principe che non sapeva amare
Ne Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, da cui lo spettacolo prende sostanza, il mistero del nostro vivere si dipana in una mappa di storie, con un andamento fiabesco, le vicende che vi accadono posseggono una loro verità del tutto indipendente dalla realtà ordinaria. La fiaba è un fatto di cronaca fantastica che va raccontato con la pregnanza con cui si racconta un fattaccio di cronaca nera o di cronaca rosa. Le magie che vi accadono non sono effetti speciali per stupire o spaventare, sono invece come fasci di luce potente che viene proiettata sul nodo psichico della vicenda narrata, per indurre lo spettatore a farsi carico di quel nodo.
Dopo aver portato in scena il Decameron del Boccaccio e Orlando Furiosodell’Ariosto, ora la trilogia del progetto Grandi Italiani si conclude con Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, col suo linguaggio barocco, un italiano rinnovato da un dialetto aspro e meravigliosamente creativo.
Un linguaggio sonoro, che si riverbera anche nello spettacolo, dove i suoni e le sonorità comporranno un paesaggio mutevole e metamorfico.
Molta vita si addensa in queste storie, ognuna racchiude più di un Destino, ma il nostro teatro ne svela solo una parte, lasciando nell’animo dello spettatore la sensazione che non tutto è stato detto, che l’Arcana Favola nasconde ancora molti altri tesori.