Rieccoci. Dovreste esserci grati.
O, almeno, esserlo nei confronti del Calendazzo.
Un bel po’ di occasioni, nei prossimi sette giorni: badate di coglierle.
Lucca e provincia – Misteri, fiabe e risate
Mentre continuano gli appuntamenti del Lucca Teatro Festival – Che cosa sono le nuvole?, noi ci addentriamo in una settimana abbastanza esile per la programmazione lucchese, vediamo cosa c’è.
Si inizia di martedì con un appuntamento insolito per le nostre pagine, ovvero il riallestimento di Giulietta e Romeo, balletto in due atti liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare, che il coreografo Fabrizio Monteverde aveva portato in scena per la prima volta nel 1987. Leggiamo «Giulietta è il vero motore della trama. Credo che le donne siano questo: causa ed effetto. Gli uomini si innamorano; le donne scelgono se farlo o non farlo. Nel titolo c’è la centralità femminile delle famiglie matriarcali del Sud, in cui ho scelto di ambientare la storia: mi sono ispirato al cinema neorealista e a quel bianco e nero che si trasforma nell’oscurità di uno stato d’animo collettivo, l’unico in cui mi sembrava possibile far germogliare un nuovo seme d’amore e speranza». Se, come noi, siete curiosi, lo potrete vedere a Pietrasanta (Teatro Comunale).
Nella stessa sera, al Teatro Jenco di Viareggio ecco Chi è di scena, una produzione Arca Azzurra Teatro che vede nel ruolo di scrittore regista e attore Alessandro Benvenuti, affiancato sul palco da Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti. Per saperne di più, vi rimandiamo al positivo resoconto che ne ha dato la nostra arlecchina Francesca Cecconi.
Ci avviciniamo alla fine di settimana con tre appuntamenti molto diversi per la sera di venerdì.
All’Auditorium Ugo Guidi di Forte dei Marmi, La Bottega del Teatro porta in scena Dark circus. Lo spettacolo, che vede Luca Barsottelli e Mirtilla Pedrini alla guida di un numeroso cast giovanile, prende spunto dalla lettura della prima versione delle fiabe dei Fratelli Grimm e si propone di mandare in frantumi i ricordi d’infanzia gentilmente prodotti dalla Disney nelle menti dei presenti in sala.
Chi scrive è molto tentato.
Per chi invece preferisse una serata improntata alle risate, consigliamo La pulce nell’orecchio a Bagni di Lucca (Teatro Accademico). Commedia musicale del drammaturgo francese George Feydeau, adattata e diretta da Sandro Querci (che potremo vedere anche sul palco ricoprire un doppio ruolo), la cui locandina promette «Un testo comico, scoppiettante con situazioni paradossali». Ritmo, scenografia rotante, un cast nutrito e vivacissimo, equivoci e inganni: sembra esserci tutto. Ci incuriosisce assai.
Per l’ultimo impegno della serata ci spostiamo a Montecarlo (Teatro dei Rassicurati). Qui troviamo Roger (che potrete vedere anche a Pisa), scritto e diretto da Umberto Marino: Emilio Solfrizzi narra di una ipotetica partita a tennis tra un generico «numero due» e l’ovvio «numero uno» Roger Federer, il tennista più forte di tutti i tempi e che, qualche settimana fa, ha vinto il suo centesimo torneo da professionista. Chissà.
Infine, ricordandovi che per la lirica di sabato e domenica al Giglio vi rimandiamo alla sezione finale dell’articolo, vi segnaliamo che, sabato 16 in quel di Barga (Teatro dei Differenti), per una serata fuori dalla stagione regolare dello spazio, arriva l’esuberante Manuela Bollani con C’era una svolta: si tratta di una specie di centrifuga di storie, personaggi e citazioni pop, a partire dall’immaginario fiabesco. Ne scrisse tempo addietro l’arlecchina Francesca Cecconi, del quale vi consigliamo la lettura, aggiungendo, siccome siam generosi, pure la segnalazione della bella galleria di immagini di uno dei nostri migliori arlecchini fotografi, Andrea Simi.
Pisa e provincia – Intimismo, sport e grandi classici
Settimana densissima di appuntamenti in area pisana, a cominciare con uno spettacolo che ci sta particolarmente a cuore: martedì a Buti (Teatro Francesco di Bartolo) il nostro Giacomo Verde porta Piccolo diario dei malanni, gioiellino ancora in forma di prova aperta al cui sviluppo abbiamo avuto il piacere di assistere. Il teknoartista si racconta attraverso l’esposizione di un piccolo diario il cui tema centrale è la malattia, nelle diverse forme che può assumere. Lavoro ancora in corso, cui auguriamo successo. Nel frattempo, ne consigliamo la visione.
La sera di mercoledì, lo storico cinema Lumière, a Pisa, torna a vivere da teatro: da tempo, lo spazio vive di polifunzionalità: in questo caso, si tratta di una grandissima occasione, giacché a calcare le assi del suo palcoscenico sarà Danio Manfredini, tra le presenze più significative del nostro teatro contemporaneo, e non da ieri. L’artista, di cui vi abbiamo parlato più volte (dal pezzo più recente a quello più datato: Buttiglieri su Al presente, Cei su Cinema Cielo, Titomanlio e Balestri su Vocazione), sarà impegnato nella sua personalissima letteratura di uno dei capolavori della letteratura francese novecentesca, ossia Nostra signora dei fiori di Jean Genet: ne trae un reading denso e paradossale, intitolato Divine. Ci pare, onestamente, una delle migliori proposte (non l’unica) della settimana e ci complimentiamo con chi ha avuto il merito di organizzarla, confidando, come sempre, che tra gli “indipendenti” dell’area pisana la comunicazione verso l’esterno migliori ancora.
Per gli amanti del terrore, giovedì al Teatro Verdi di Santa Croce sull’Arno va in scena Dracula, (vi abbiamo notificato il suo passaggio al Teatro della Pergola la settimana scorsa) adattamento teatrale del romanzo di Bram Stocker a cura di Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi. I due avevano già collaborato nell’adattamento teatrale di un romanzo con Delitto/castigo, trasformando il classico dostoevskiano in una lettura a due voci. Nel caso di Dracula sul palco si trovano lo stesso Rubini e Luigi Lo Cascio, di cui vi parlammo molto tempo fa. «Una realtà malata dove sarà impossibile spezzare la tensione e da cui sembrerà impossibile uscirne vivi. Perché di quell’oscurità ogni individuo è portatore».
Venerdì a Cascina uno spettacolo per gli amanti del pallone, ma non solo. Italia-Germania 2012, dice sia stata una semifinale degli Europei, ma chi scrive non si è mai interessato al calcio, sentite il buon Vazzaz, che ne capisce di più. In ogni caso, in Fuorigioco Emiliano Masala e Lisa Nur Sultan usano il calcio come emblema di un rito sociale che viene interrotto da una fastidiosa rottura della quotidianità: Adriano e Laura, mano nella mano, vogliono buttarsi dal cornicione di un palazzo. «La Storia si ripete sempre tre volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa e la terza come partita di calcio»: ci sembra un’affermazione un pelo esagerata, chissà.
Spostandoci a Fauglia (se qualcuno del teatro ci legge, che batta un colpo: vi abbiamo mandato una mail un mese fa) abbiamo Io chiara tu scura, una riflessione sulla globalizzazione e sulle differenze culturali, certamente una delle molte operazioni che in un periodo come quello in cui viviamo necessiterebbero almeno un po’ di attenzione. Le attrici Paloma Bagioli e Elisa Paini «sono entrambe giovani donne in metamorfosi, in un mondo senza confini, in cui gli echi di culture diverse le fanno sentire, alternativamente, a casa loro o straniere».
Sabato, come di consueto, le opzioni teatrali si moltiplicano.
A Pontedera (Teatro Era) Le relazioni pericolose, di Elena Bucci e Marco Sgrosso, accompagnati sulla scena da Gaetano Colella. Se non avete letto il romanzo epistolare di Chaderlos de Laclos fidatevi di noi: fatelo. «Quest’opera geniale, attraverso le storie di amore e sesso di qualche singolare individuo, traccia il ritratto di un’intera epoca alla vigilia di una rivoluzione che ha cambiato la storia, con le sue aperture al futuro, le sue trappole, le limpide utopie, le paure, la cecità». Di Bucci vi abbiamo parlato in almeno due occasioni (qui e qui), sempre con entusiasmo: non dubitiamo che anche questo spettacolo sia apprezzabilissimo.
Al Teatro Rossini di Pontasserchio altro rifacimento di un grande classico: Andrea Kaemmerle porta il suo Romeo e Giulietta stanno bene! Amore contro tempo. A tale proposito, afferma: «Romeo e Giulietta stanno bene, non sono morti, anzi hanno dovuto vivere per tantissimi anni affrontando tutte le difficoltà quotidiane dovute a convivenza, lavoro, vecchiaia e modernità». Sulla scena anche Anna Di Maggio e Silvia Rubes, non staremo qui a sproloquiare oltre su Kaemmerle, se ci leggete sapete bene che ci siamo affezionati.
A Lari il concerto/spettacolo Questo lo so, in cui Michelangelo Ricci si fa accompagnare dalla Markus Bostik Band in un viaggio stralunato alla scoperta di storie inattese.
Al Teatro delle Sfide di Bientina invece sabato e domenica Rita Pelusio porta Urlando furiosa, una rielaborazione comica e personale del testo ariostesco. «Urlando Furiosa è un buffone poetico e irriverente nato dalla fantasia di Rita Pelusio, attrice e autrice che da anni sperimenta un teatro che sappia essere al contempo comico e civile. Lo spettacolo che gioca con l’immaginario dell’epica, presenta un’eroina all’incontrario, piena di dubbi, in crisi, perennemente bastonata dalla realtà. Attraverso le sue riflessioni e il racconto delle sue battaglie perse si interroga sulle contraddizioni del presente e si chiede se ha ancora senso credere nell’incredibile, sfidare il cinismo e la disillusione, immaginare il futuro con più incanto».
Terminiamo domenica con Roger, in scena a Larderello (Teatro Cinema Florentia). Ve ne abbiamo già parlato nel paragrafo su Montecarlo, non aggiungiamo altro: Solfrizzi è un nome molto noto sulla scena degli ultimi anni, ma in poche occasioni ci è capitato di scriverne, vi lasciamo qui una recensione dubbiosa di un paio d’anni fa.
Oltreconfine & lirica – Tisiche, fidanzati, schiavi e onesti
Ultimo appuntamento per la stagione lirica al Giglio di Lucca: arriva La bohème, produzione LTL OperaStudio di cui vi abbiamo già parlato per il passaggio pisano quattro settimane or sono: un cast di giovani (quasi) debuttanti che assicureranno una freschezza parlicolarmente adatta al carattere della quarta opera pucciniana. Aggiungiamo solo che sul podio troverete Gianna Fratta e che la regia è quella di Bruno Ravella per il Maggio Musicale Fiorentino (qua ripresa da João Carvalho Aboim). Magari ci incontreremo, chissà se sabato sera o domenica pomeriggio.
Si resta ai confini della lirica con due appuntamenti, anche questi già segnalati in questa rubrica in occasione di altri passaggi in zona. Il primo è il Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, reinterpretazione in chiava etnicizzante del capolavoro mozartiano, che qui sarà riproposto con interpolazioni sorprendenti. Lo troveremo a Pisa, al Teatro Verdi, ma attenzione: lo spettacolo, con Petra Magoni come protagonista, si inserisce nella stagione di prosa, quindi abbandonate le etichette e lasciatevi sorprendere (sabato e domenica).
Su una linea simile la proposta del Teatro di Bartolo a Buti (PI): con Falstaff o l’educazione del principe (sabato sera), l’ultimo capolavoro di Verdi sarà reinterpretato dalla musica di Jonathan Faralli, per la regia e drammaturgia di Gianfranco Pedullà. Poc’altro sappiamo di questo lavoro che puntiamo da tempo, se non che il protagonista è Veio Torcigliani: tanto ci basta per consigliarvelo a occhi chiusi.
Lasciando i cantanti, torniamo a occuparci di maschi e femmine: al Fabbricone di Prato si segnala il debutto della nuova produzione di Anagoor. La compagnia veneta affronta la trilogia eschilea (Agamennone, Coefore, Eumenidi) in un lavoro che − dalla locandina e dalla durata − si annuncia monumentale: Orestea: Agamennone, Schiavi, Conversio. Anche da frequentatori del teatro d’opera, un lavoro che supera le quattro ore ci spaventa un po’, ma speriamo che qualche arlecchino temerario vada e ci racconti: troverà sicuramente uno spettacolo ben preparato e con molteplicità di linguaggi. Da martedì a domenica e, come al solito, occhio agli orari.
Dopo il Così è (se vi pare) di Filippo Dini, a Pistoia si prosegue il percorso sulla rilettura di Pirandello: ancora al Teatro Manzoni andrà in scena Il piacere dell’onestà per la regia di Alessandro Averone (da venerdì a domenica). In scena con lui Alessia Giangiuliani, Laura Mazzi, Marco Quaglia, Gabriele Sabatini e Mauro Santopietro, per uno spettacolo che può valer la pena andare a vedere.
Alla Pergola di Firenze, infine, troviamo la solita lunga tenitura, da martedì a domenica, per I promessi sposi alla prova, da martedì a domenica. Testo dell’apprezzato Giovanni Testori, protagonisti in scena Luca Lazzareschi e Laura Marinoni, diretti dall’altrettanto stimato Andrée Ruth Shammah. Se siete nei paraggi, sembra interessante.
Se siete arrivati in fondo, complimenti: adesso rompete gli indugi e andate a teatro.
Quando ci vedete, chiedeteci un selfie.