Settimana pre-natalizia, e per le sale teatrali s’inizia già a respirare un’aria da vacanza: spettacoli benefici, saggettini, iniziative sui generis, con qualche spazio volenteroso che si prepara per un San Silvestro di lavoro. Nondimeno, spulciando il caparbio Calendazzo, anche a questo giro qualcosa di buono da vedere lo si scova.
Provincia di Lucca – Bambole, empi puniti e un Simenon da scoprire
Si parte di lunedì, a Seravezza: sulle tavole delle Scuderie Granducali, ecco La semplicità ingannata, one woman show di e con Marta Cuscunà. Il titolo risale al 2012, e rappresenta il secondo episodio di una Trilogia sulle resistenze femminili che questa brava attrice e drammaturga friulana inaugurò nel 2009 con È bello vivere liberi, per poi chiudere con Sorry, boys!, nel 2015. Si tratta, se ben ricordiamo, del primo lavoro che ha permesso all’artista di affermarsi in ambito nazionale, totalizzando poi un cospicuo numero di repliche.
Il sottotitolo recita testualmente Satira per attrice e pupazze sul lusso di essere donne e ben descrive tema e intonazione del lavoro: in scena, troviamo l’artista che, con l’ausilio delle citate pupazze, racconta la storia (vera) del convento delle clarisse udinesi, una vicenda cinquecentesca di resistenza proto-femminista e repressione clerico-maschilista. In era pre-arlecchina vedemmo e recensimmo, non senza qualche critica, ma possiamo tranquillamente sostenere che si tratta di uno spettacolo più che valido, anche alla luce della sua interessantissima storia produttiva. Andate, magari ci troviamo là e chissà che non ci scappi persino un ripensamento rispetto a quanto scritto nel 2012.
Gioiamo: per una volta Pietrasanta e la sopra-citata Seravezza non si fanno concorrenza tra loro. Così, nella sera di martedì 17, al Teatro Comunale, arriva il fiorentino Alessandro Riccio che, attorniato da un ensemble orchestrale di dieci elementi, sarà protagonista e voce narrante di Ti racconto Don Giovanni, evidente rielaborazione teatral-operistica su uno dei più grandi capolavori (e personaggi) del nostro immaginario collettivo. L’operazione è marchiata ORT, vale a dire Orchestra Regionale Toscana, su idea dell’attore, con musiche (indovinate un po’…) di Wolfgang Amadeus Mozart riadattate per dieci strumenti da Francesco Oliveto. Nel leggere «a cavallo tra musica classica e teatro, tra approccio serio e dissacrante, tra emozione e divertimento», la voglia di vederlo aumenta, pure con un pensiero all’indimenticabile Don Giovanni dei Sacchi di Sabbia.
La settimana lucchese (per così dire) si chiude presto, già nella serata di mercoledì 18: al Teatro dei Differenti di Barga, va in scena La camera azzurra, testo firmato da Georges Simenon, riadattato in italiano da Letizia Russo per la regia di Serena Sinigaglia. I tre nomi appena fatti ci paiono già garanzia d’una certa qualità: lo scrittore belga (non francese) che inventò il commissario Maigret, una delle più brave firme da Dramaturg del teatro italiano contemporaneo (ne parleremo presto) e una regista che abbiamo sempre dimostrato di apprezzare. Storia a quattro, permeata di eros e noir, che dal romanzo omonimo pubblicato nel 1962 è approdato al cinema cinque anni fa, grazie a un lungometraggio firmato dal francese Mathieu Amalric. Anche questa proposta può valere la pena.
Pisano – Molta musica e un po’ di classici
A Pisa silenzio fino a giovedì 19, con ben due eventi.
Iniziamo con la commedia plautina Menecmi, portata in scena dalla compagnia Teatro Plautino Europeo al Teatro Nuovo. La commedia si basa sul tema del doppio e dello scambio: Menecmo I e II sono due gemelli cresciuti separatamente, che dopo una serie infinita di equivoci finiscono per ritrovarsi. Cristiano Roccamo, curatore della regia, propone un allestimento essenziale, quanto più fedele possibile (l’uso di questo termine ci confonde sempre un po’) al volere del commediografo romano. Riportiamo dalle note di regia: «Lo spettacolo ci fa comprendere come Plauto sia ancora oggi di estrema attualità, nelle parole, nei temi, nei personaggi, ed in tutto ciò che lo spettatore “vive” nel leggere e nell’assistere alle opere plautine».
Venerdì 20, invece, al Teatrino dei Fondi di San Miniato facciamo un salto nel secolo dei Lumi, con Il migliore dei mondi possibili, spettacolo di Magdalena Barile ispirato al Candido di Voltaire. Quattro attrici/cortigiane sul palco raccontano le avventure del giovane ottimista: «le quattro sembrano suggerire che i patimenti degli uomini sono l’effetto del loro volontario e misterioso asservimento a un potere coercitivo a cui si convincono di dover rispondere. Candido è un’opera sulla schiavitù umana, eterna, micidiale, imbattibile nella mente e negli spiriti degli uomini». Performance sul potere e i suoi limiti. Ci sembra interessante.
Dal momento che siamo in pieno clima natalizio, non possiamo mancare di notificarvi un evento a tema festivo: Christmas Circus Cabaret, portato sabato 21 al Teatro Rossini di Pontasserchio. La compagnia Antitesi Teatro Circo dà vita a un «gran galà di giocolieri, acrobati, danzatori e di tutto, di più!». Antitesi Teatro Circo nasce come associazione nel 1994, e da allora si prefigge l’obiettivo di preservare e insegnare le arti circensi, creando spettacoli indubbiamente interessanti. Fossimo in voi, ci faremmo un pensierino.
Sempre il 21, aggiungiamo una proposta interessante per gli amanti della musica: presso l’associazione artistica Balabiòtt, a Riglione, l’attrice e cantante Valeria Volpi presenterà Canzoni da due soldi. «Un viaggio musical-teatrale nella storia della musica leggera italiana. Un percorso che inizia alla fine dell’800 e che si incrocia con importanti avvenimenti della nostra storia patria». Volpi calza i panni dei diversi interpreti italiani del secolo scorso, per tracciare un ritratto musicale dell’Italia dell’epoca.
Sabato e domenica al Teatro Verdi di Pisa abbiamo Viktor und Viktoria, rifacimento dell’omonimo film del 1933 diretto da Reinhold Schünzel. La nota attrice e conduttrice televisiva Veronica Pivetti è la protagonista, pilotata dal regista Emanuele Gamba. Non ne sappiamo molto, perciò ci limitiamo a riportarvi una parte delle note di regia: «Dove ieri c’era il volto di un’avvenente soubrette, oggi c’è quello di un… elegante signore! Ed è proprio andando a curiosare sotto la sua maschera che Viktoria incontra Viktor. Attore, cantante che, all’occasione, può diventare ballerina e soubrette. E, all’occorrenza, anche en travesti. Del resto, cosa non si fa per vivere?».
Si chiude, infine, domenica sera, con una proposta che fa parte di un progetto assolutamente meritevole: si tratta di Pisa68, monologo di e con Marco Azzurrini accompagnato dalla chitarra e dalla voce di Alessandro Cei (sì, proprio lui, già firma arlecchina). Appassionato di storia e storie legate alla propria città di origine (ricordiamo il godibile Cazzotti, sul pugilato all’ombra della torre pendente), Azzurrini ripercorre quell’anno particolare che fu il 1968: non si tratta di un debutto, giacché lo spettacolo gira da inizio 2018, bensì del secondo episodio di SMAC, acronimo di Semplici Monologhi Al Caracol, la rassegna scenica promossa dal gagliardissimo circolo Caracol, altresì detto Contemporanea Casa del Popolo, a Pisa. Giusto qualche giorno fa abbiamo (ri)assistito a La panne, con Valentina Bischi, titolo che ha dato il via all’interessantissima kermesse: portare il teatro in luoghi anche non strettamente scenici potrebbe essere una delle sfide ideali per artisti che, non per demeriti propri, faticano a trovare ricezione e distribuzione da parte dei circuiti ufficiali.
Oltreconfine − Danza e Commedia (Pistoia-Prato)
Ci spostiamo di qualche chilometro dalle nostre province per visionare altre proposte teatrali che riteniamo possano essere di vostro (nostro?) interesse.
Da martedì 17 dicembre a domenica 22 dicembre al Teatro Magnolfi di Prato arriva – in prima assoluta – La piazza, ovvero l’arte del rimediare, una commedia che vede quattro bottegai impegnati a combattere con l’evoluzione del commercio e la nascita dei grandi supermercati. Ambientata in un paesino della toscana, La piazza, ovvero l’arte del rimediare – per la regia di Fiammetta Perugia – è una pièce che pone al centro della scena il tema della sensibilizzazione del cittadino nei confronti delle botteghe del paese e che va contro la concorrenza spietata dell’e-commerce. I protagonisti sono personaggi del popolo come Nanni che decide di chiudere la sua macelleria per girare l’Italia in bici e il libraio Graziano che, nel momento in cui il collega decide di chiudere, simula una grave malattia per farlo restare. La trama ci sembra interessante, ma non abbiamo altre notizie in merito all’allestimento, chissà che qualche arlecchino non vada a indagare maggiormente…
Andiamo a Pistoia dove dal 18 al 22 dicembre si susseguono due produzioni ben diverse. Si parte mercoledì 18 con Virgilio Sieni che fa tappa al Teatro Manzoni con Metamorphosis, spettacolo di teatro danza dove il gesto frammentato crea immagini sempre nuove. Leggiamo dal comunicato: «Scorrono figure e presenze colte lungo il cammino, una comunità che si sta spostando e che lascia affiorare un racconto per episodi sulla storia dell’uomo, il suo porsi sulla soglia della gravità e della leggerezza: danze che narreranno d’inciampi, errori, ma anche di leggende che il corpo custodisce». Ne siamo incuriositi, la poeticità e lo studio del gesto di Virgilio Sieni lo abbiamo documentato in varie occasioni (qui e qui).
Una piccola pausa per la serata del 19 dicembre al Manzoni, per poi continuare a danzare anche nel week end, questa volta in versione pop con uno dei musical più amati e conosciuti a livello mondiale. Si tratta di Grease nello storico allestimento di Saverio Marconi per la compagnia della Rancia che andrà in scena da venerdì 20 a domenica 22 dicembre (versione pomeridiana). Da Summer Nights a You’re the One That I Want verranno cantati e ballati brani iconici portati al successo nel 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John, questa volta interpretati dai giovani Simone Sassudelli (Danny Zuko) e Francesca Ciavaglia (Sandy).
Anche per oggi è tutto, manca poco al Natale, siate più buoni e soprattutto… ANDATECI… (anche) a teatro.