ARCHIVIO SPETTACOLI
Cappuccetto rosso, S. Mabellini (2015)
Titolo: Cappuccetto rossoRegia: Sandro Mabellini
di Sandro Mabellini
narratore Riccardo Festa
con Caroline Baglioni, Cecilia Elda Campani
costumi Chiara Amaltea Ciarelli
organizzazione Lisa Momenté
dagli 8 anni
Cappuccetto rosso è una storia universale e molto antica.
La fiaba racconta il passaggio dall’età dell’infanzia-adolescenza all’età adulta.
A partire da una situazione familiare complessa, l’eroina deve superare una serie di prove per costruire la sua personalità e trovare una situazione stabile.
L’autore prosegue con la sua scrittura l’operazione sulla fiaba già effettuata da Charles Perreault e dai Fratelli Grimm, ovvero trasferire in prosa il racconto orale, attraverso la semplicità dello stile, il discorso diretto.
Pommerat – affidando lo sviluppo della storia alla continua evocazione del narratore – ha portato alle estreme conseguenze l’intuizione della versione originale di Perreault, dove si trovano didascalie del tipo Si devono pronunciare queste frasi con una voce più forte per fare paura al bambino come se il lupo lo dovesse mangiare.
La rivisitazione del racconto tratta sempre di una sottile esplorazione che procede per suggerimenti – senza mai consegnare niente di esplicito – attraverso il linguaggio diretto della fiaba proveniente dalla tradizione orale, dei legami familiari in rapporto al tempo presente: una mamma bella e stressata, in eterno movimento ma che non dedica tempo alla sua bambina; gli unici momenti in cui la guarda sono quando gioca con lei a farla morire di paura fingendo di essere una bestia mostruosa.
Un attore, due attrici e due sedie sono più che sufficienti ad un’esplorazione contemporanea del mito, soprattutto se supportati dalla scrittura del più apprezzato e rappresentato autore francese contemporaneo, che proprio a partire da Cappuccetto Rosso ha deciso di intraprendere un viaggio di esplorazione della fiaba avvicinandola allo sguardo e alla sensibilità dei bambini di oggi.