ARCHIVIO SPETTACOLI
Il cartografo, Bischi-Torrini et al. (2019)
Titolo: Il cartografo
drammaturgia Juan Mayorga
traduzione Enrico Di Pastena
realizzazione collettiva di Valentina Bischi, Giovanni Campolo, Daniela Scarpari, Tazio Torrini e Alessio Trillini (disegno dal vivo)
musiche Elektronauti
costumi Annalisa Galli
luci Davide Martini
foto Oirot Buntot (Vittorio Gargiuolo)
con il supporto di Teatro Rossi Aperto (Pisa), Festival Internazionale delle Ombre di Staggia Senese (SI)
Varsavia, un tempo tra il 1940 e il presente.
Con il prezioso aiuto delle gambe, degli occhi e del coraggio di sua nipote, un anziano cartografo ormai infermo si ostina a disegnare una carta del ghetto ebraico di Varsavia per metterne in salvo gli abitanti, mentre ogni cosa, intorno a lui, va morendo.
Il cartografo è la storia del divenire di tale carta che si interseca con una storia di oggi: la ricerca della carta e della sua autrice da parte di Blanca, la storia di suo marito Raùl, diplomatico spagnolo a Varsavia, e i silenzi del loro rapporto attorno alla figlia scomparsa, Alba.
Tragedie storiche collettive e tragedie intime si intessono a vicenda nel medesimo spazio di una città che ha rapidamente chiuso col passato per inseguire un presente di rapido sviluppo. La memoria si prende cura di un’assenza, le assenze e le presenze rimandano contemporaneamente ad una memoria profonda, personale, e a una memoria collettiva.