Si alternano settimane intense ad altre in cui gli appuntamenti sono più diradati: così va quest’anno, con buona pace di un Calendazzo che continuiamo a curare con molta attenzione.
Lucca e provincia – Tra letteratura, maschere e teatro civile
Si parte subito lunedì sera, a Lucca: presso lo spazio denominato “Casa della Memoria e della Pace” inaugurato nel settembre 2019, Marco Brinzi leggerà alcuni brani tratti da La tregua, celebre romanzo di Primo Levi che racconta l’esperienza della prigionia ad Auschwitz e il successivo ritorno verso l’Italia; a scortare l’attore, il chitarrista Luca Giovacchini, non si sa se impugnando un’acustica o un’elettrica; in ogni caso, sappiamo per certo che andrà più che bene. Attenzione: doppio appuntamento, alle 21 e alle 22, data la scarsa capienza della sala. Consigliamo.
A una settimana dalla replica di Bagni di Lucca, ecco che, mercoledì 28, la compagnia veneta Stivalaccio Teatro torna dalle nostre parti con Arlecchino furioso: questa volta a Montecarlo, per il secondo appuntamento della stagione dei Rassicurati. In questo lavoro, è «la Commedia dell’Arte ad essere protagonista […]. Una coppia di innamorati, Isabella e Leandro, costretti dalla sorte a dividersi, si ritrovano dieci anni dopo in Venezia pronti a cercarsi e innamorarsi nuovamente. Allo stesso tempo il geloso Arlecchino corteggia la servetta Romanella, pronto ad infuriarsi al primo sospetto di infedeltà». L’idea è che ci sarà da ridere, ma pure da pensare.
Doppio appuntamento, infine, giovedì 29, senza ulteriori occasioni sceniche tra Lucca e provincia. Partiamo da Seravezza, dove sembra aver preso la residenza l’amico Francesco Niccolini: alle Scuderie Granducali, appena qualche giorno fa, è andata in scena la traduzione teatrale di Fontamara; altra settimana, altro romanzo, con il più che solido Zanna bianca interpretato in scena da Luigi D’Elia. Abbiamo visto il lavoro allo Scompiglio di Vorno (LU), lo scorso 1 dicembre, e ne siamo rimasti assai colpiti positivamente, pur non avendo il tempo per scriverne. Andate a vederlo.
Stessa sera, ai Differenti di Barga, ecco Fabio Monti impegnato con Lampedusa è uno spiffero!!! (sì, con tre esclamativi): leggiamo di un «viaggio profondo nel cuore della Sicilia», di un «monologo in cui lo sguardo dell’attore si deposita con lucidità, ironia e leggerezza sul paradosso di questa piccola isola più vicina all’Africa che all’Italia, schiacciata tra turismo oramai di massa e le emergenze scatenate dall’immigrazione clandestina». Il tema, non originale (ricordiamo Rumore di acque, del Teatro delle Albe, che ci convinse poco in epoca pre-arlecchina), è comunque interessante, per cui una sbirciata è consigliabile.
Pisano – Riflessioni sul vecchio e sul nuovo, e qualche risata
Qualche occasione in più nel pisano, a cominciare da Bientina: per una volta lasciamo da parte l’ordine cronologico in cui generalmente vi elenchiamo gli eventi, e cominciamo col parlarvi dei due spettacoli offerti dal Teatro delle Sfide questa settimana.
Giovedì 30 va in scena Fake club, di e con Stefano Santomauro, che promette molte risate e un po’ di riflessione. Scorrendo la locandina, segnaliamo la presenza del sopracitato Francesco Niccolini (già che ci siamo: qui il questionario cui lo abbiamo sottoposto), come coautore del testo. Tema caldo del lavoro, le fake news, di cui tanto si discute in questi anni: «uno spaccato attuale della nostra società, senza censura. Senza vergogna. Senza mentire». Affermazione pericolosa, quest’ultima, ma il progetto ci interessa.
Domenica, stesso spazio, tocca a Petite funeraille du plaisir, spettacolo-concerto dedicato a Rossini, con l’esibizione di molti valenti cantanti della zona che mettono in scena un allegro funerale del compositore pesarese: «Dopo la morte del maestro, diffusasi la notizia, ecco presentarsi a rendere omaggio alla salma, come fantasmi, i personaggi delle opere giovanili del cigno di Pesaro, e tra aneddoti, chiacchiericci, dissertazioni musicali, degustazione di ricette, tè e biscotti si finisce per eseguire il commovente testamento musicale rossiniano».
Il resto degli spettacoli si concentra di sabato: andiamo con ordine.
A Pontasserchio, Andrea Kaemmerle cura regia e drammaturgia di Sorellamen, la vera storia di tre sorelle finte, «spettacolo che saccheggia a piene mani il mondo del Trio Lescano e dei primi anni della radio. In scena tre attrici canterine con dinamite in pancia, miele nel cuore e il pepe nelle scarpe». Le tre “attrici canterine” sono Adelaide Vitolo, Irene Rametta e Valentina Grigò; assieme a loro c’è anche Emiliano Benassai. Un salto nel passato, direttamente ai tempi della Seconda guerra mondiale, per scoprire la storia di «tre donne olandesi col passaporto ungherese che presto saranno tre dive italiane». Consigliamo agli amanti della musica, ma non solo: spettacolo senz’altro divertente.
A Buti (Teatro Francesco di Bartolo9 ecco Glimpses of cities, che ricordiamo esser stato a Cascina quasi un anno fa. La regia è di Anna Dora Dorno, su drammaturgia di Nicola Pianzola: a partire dall’affermazione di Calvino «la crisi delle città… è l’altra faccia della crisi della natura», ha inizio una riflessione sulla relazione tra le due istanze «di biologico e di artificiale, che si estrinseca, nella scena contemporanea, nella relazione tra analogico e digitale, nel rapporto tra l’organicità dell’uomo e del performer e le nuove tecnologie». Queste ultime sono utilizzate per dar forma allo spazio, disegnato da video proiezioni sovrapposte. La riflessione è tanto attuale quanto interessante, chissà che il nostro Guru della videoarte (se non sapete di chi parliamo, spulciate qui) non possa in futuro parlarcene.
Artisti circensi ma non solo al Teatro Verdi di Casciana Terme, col Freak Family Show di Martina Favilla. «Lo spettacolo ispirato ai Freak Show dei primi del ‘900, affronta senza retorica, ma in modo divertente e poetico, temi delicati e ancora molto attuali quali la diversità e la disabilità». I performer in scena sono Elisa Drago, Claudia Bandecchi, Stefano Corrina, Andrea Vanni e Elvira Todaro. Allestimento sicuramente degno di considerazione, ci piacerebbe assistervi, ma non promettiamo niente.
Chiudiamo con Il silenzio grande, in scena al Teatro Verdi di Pisa sia sabato che domenica. Ve ne abbiamo brevemente parlato la scorsa settimana, perché di scena a Lucca. La drammaturgia è dello scrittore napoletano Maurizio di Giovanni, affiancato da Alessandro Gassmann che cura la regia, e del quale vi lasciamo qui qualche parola: «Immagino uno spettacolo dove la verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere dove, come sempre accade anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita». Affermazione un po’ altisonante, ma chissà. In scena, tra gli altri, la ben nota Stefania Rocca.
Oltreconfine − Danza e performance, anzi: Rezza/Mastrella
Per i più avventurosi, pronti all’espatrio oltre i confini di Lucca e Pisa, si prospettano poche, ma invitanti opportunità. Al Manzoni di Pistoia arriva Another round for five della regista e coreografa Cristiana Morganti, al suo quinto lavoro nelle fila della compagnia tedesca Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. Questa volta, l’artista si cimenta in una creazione per cinque danzatori che descrive così: «L’idea del cerchio e della circolarità mi affascina. La perfezione e la sensazione di infinito legate a questa forma mi attraggono, e allo stesso tempo mi spaventano. Come mai mi ritrovo sempre nelle stesse situazioni? E perché continuo a ripetere gli stessi errori? … Ma non è possibile uscire da questo circolo vizioso? Forse muovermi in cerchio, ripercorrere le stesse strade, mi da sicurezza. O forse è comodo. In fondo fa paura immaginarsi fuori dal cerchio. Per poi andare dove? Ognuno appartiene al suo cerchio. Se non appartieni ad un cerchio, rimani fuori. Ed è difficile uscire, ma è anche difficile entrare…nel cerchio». Mercoledì sera, alle 21: sembra promettente.
Occasione da non perdere a Prato, per scoprire o rivedere Antonio Rezza e Flavia Mastrella con due dei loro lavori più recenti. Al Fabbricone, infatti, andranno in scena 7-14-21-28 (giovedì e venerdì) e Anelante (sabato e domenica). I due artisti hanno affrontato, a dicembre, l’intensa (e consueta) retrospettiva al Vascello di Roma, appuntamento che è divenuto una sorta di costante per loro; da parte nostra, consigliamo sempre e comunque di vedere le loro opere, che sia questa settimana o nelle prossime, in qualsiasi altra città. Sarebbe troppo lungo agevolarvi i link di tutte le recensioni in cui ci siamo occupati di RezzaMastrella, quindi vi lasciamo solo il doppio questionazzo arlecchino, invitandovi ad approfondire nel nostro archivio.
Andate a teatro, se non altro perché non ci sono né spacciatori né citofoni.