ARCHIVIO SPETTACOLI
La volontà, C. Brie (2015)
Titolo: La volontà. Frammenti per Simone Weil
drammaturgia e regia César Brie
con César Brie e Catia Caramia
scene e costumi Giancarlo Gentilucci
musiche originali Pablo Brie
disegno luci Daniela Vespa
assistenti alla regia Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Vera Dalla Pasqua
«Una donna poggiata contro un muro.
Un uomo disegna un letto sul muro.
La donna in piedi e allo stesso tempo coricata nel suo letto, parla con Dio.
L’uomo la regge, la accudisce, dialoga con lei, ci racconta di lei.
L’unica traccia di quest’uomo sono le iniziali incise sotto le parole in italiano scritte nella lapide di Simone Weil al cimitero di Ashford, nel Kent: C.M.
L’abbiamo chiamato Carlo Manfredi, gli abbiamo dato un ruolo, quello di infermiere, e il compito di accudire Simone Weil. Il muro non è più un letto. Su quel muro Simone e il suo infermiere disegnano l’universo, le stelle, che Simone studiava, appaiono e vengono brutalmente cancellate le sagome dei fucilati nelle purghe staliniste che Simone fu tra le prime a denunciare. Il muro è il luogo dove si mostra l’esercizio della forza, che Simone descrisse nel saggio sull’Iliade. E il letto, non più disegnato, galleggia attraversato da Simone e dalle sue ossessioni: il lavoro, la violenza, lo spirito, la febbre e gli stenti che la porteranno a morire a 33 anni, l’età del Cristo, sola. Accompagnata da questo testimone che abbiamo inventato.
Il pensiero di Simone Weil, quasi sconosciuto alla sua morte, oggi ci interroga con una forza sconvolgente. Si occupò degli uomini, dei pensieri e delle azioni degli uomini. Fu operaia, sindacalista, insegnante, scrittrice, storica, poetessa, drammaturga, combattente, filosofa, contadina. Morì di stenti, in esilio. Si occupava degli uomini ma dimenticava se stessa»
(César Brie)