ARCHIVIO SPETTACOLI
Inferno Novecento, Lombardi-Tiezzi (2015)
Titolo: Inferno NovecentoRegia: Federico Tiezzi
Regia di Federico Tiezzi
Drammaturgia di Fabrizio Sinisi
Con Sandro Lombardi e David Riondino
Luci di Gianni Pollini
Produzione Compagnia Lombardi – Tiezzi
Regia di Federico Tiezzi
Drammaturgia di Fabrizio Sinisi
Con Sandro Lombardi e David Riondino
Luci di Gianni Pollini
Produzione Compagnia Lombardi – Tiezzi
Dante nostro contemporaneo
L’Inferno e il grande giornalismo del Secolo Breve
A distanza di dieci anni dal fortunatissimo Dante Inferno, Federico Tiezzi riunisce di nuovo Sandro Lombardi e David Riondino intorno alla Commedia dantesca.
Lo spettacolo, che nasce da un’idea del giovane drammaturgo Fabrizio Sinisi, mette a confronto i maggiori personaggi dell’Inferno con grandi icone del Novecento (Lady Diana e Dodi Al Fayed, Marylin Monroe, Giulio Andreotti, Andy Warhol, Pier Paolo Pasolini…) o con momenti cruciali della sua storia (Hiroshima, il Vietnam, la guerra del Golfo…), costruendo una diversa possibilità di lettura e fruizione del poema fondante della nostra cultura.
Lo spettacolo innesca uno strumento attraverso il quale il mondo contemporaneo possa interpretare la prima cantica dantesca: ma offre anche un modo per farsene interpretare. La grande poesia di Dante diventa un percorso all’interno delle contraddizioni dell’uomo contemporaneo. E a sua volta la contemporaneità intride di nuove figure e di fatti presenti alla nostra memoria l’universo immaginario dell’al di là dantesco.
Alternando episodi dell’Inferno con brani di celebri firme del giornalismo italiano, si realizza un viaggio non solo attraverso la Commedia, ma anche una discesa nei gorghi dell’anomalo, tremendo secolo appena trascorso.
Accanto ai versi dell’Inferno, il Novecento occidentale trova infatti una sua disarmante coincidenza; e il testo di Dante, usato come lente d’ingrandimento della nostra epoca, rivela una straordinaria e quasi angosciante attualità.
Inferno Novecento invita dunque lo spettatore a un percorso in cui la poesia si faccia complementare alla cronaca: il Novecento – per tanti aspetti ancora il nostro tempo – diventa il luogo di una discesa agli inferi, di uno sguardo sulla nostra storia recente e sul nostro presente.