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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Ajio Ojio e Petrolio (A. Milea, 2015)

    Titolo: Ajio Ojio e Petrolio
    Regia: Aldo Milea

    voce e narrazione Aldo Milea
    chitarre, suoni e voce Marco Marsili

    Canzoni eseguite dal vivo:
    Mio caro padrone di Paolo Pietrangeli
    Valle Giulia di Paolo Pietrangeli
    È finito il ’68  di Paolo Pietrangeli
    Ballata del Pinelli di Joe Fallisi
    Father And Son di Cat Stevens
    Lamento per la morte di Pier Paolo Pasolini di Giovanna Marini

    Durata: 70 minuti

    Ajio Ojio e Petrolio 
    L’Italia dal ‘68 al ‘75 vista attraverso gli occhi di un oste comunista

    Monologo con musica dal vivo

    «Lo spettacolo rievoca il clima e ripercorre le vicende di quel denso e ancora oscuro periodo storico che va dalla Battaglia di Valle Giulia all’omicidio di Pier Paolo Pasolini. Sono due gli strumenti utilizzati in questa ricerca e nella rappresentazione: le canzoni di lotta di quegli anni e i racconti di Peppe l’Oste, l’oste dei lotti di Primavalle, quartiere della periferia nord di Roma, che aveva bottega al seminterrato delle case popolari proprio di fronte la sezione del P.C.I. di via Federico Borromeo. Peppe era comunista, dico era perché, purtroppo, qualche anno fa ci ha lasciati e proprio da qui è nata la voglia di fare questo spettacolo e di dedicarglielo. 
    Le canzoni di Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Joe Fallisi, vivono e tramandano gli stessi episodi e i fatti storici raccontati da Peppe, ed è questo il criterio con cui sono state selezionate, ma li mostrano con tutta la forza evocativa propria della musica eseguita dal vivo. Così la morte di Pinelli, il corteo sindacale del ‘72 a Reggio Calabria, La Battaglia di Valle Giulia echeggiano non come racconti ma come emozioni e sensazioni fisiche, quelle che si sentivano e respiravano al tempo» (Aldo Milea).

    SGUARDAZZI/RECENSIONI