ARCHIVIO SPETTACOLI
Milite ignoto – quindicidiciotto, M. Perrotta (2015)
Titolo: Milite ignoto - quindicidiciotto
uno spettacolo di Mario Perrotta
tratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi
collaborazione alla regia Paola Roscioli
luci e suoni Eva Bruno
organizzazione Silvia Ferrari
Che poi, se anche scendo, nessuno mi può riconoscere, che la faccia me la fece saltare un mortaio e la voce fu graffiata da schegge. E il mio nome sparì dalla testa quando fu il grande scoppio. Lo scoppio che tutti ammazzò qui all'intorno. Tranne me che, però, non so più chi sono.
A volte mi paio uno, a volte un altro... Io sono uno, nessuno e tutti quelli saltati per aria, morti sparati, alla baionetta, asfissiati di gas e ghiacciati di freddo. Che tutti me li sento addosso e mi credo nei loro pensieri. Certo, alle volte, penserò di sicuro coi miei veri sentimenti, ma non so quando. Perché io mi ignoro. Sono ignoto persino a me stesso, figurati al mondo!
Ma io, il mondo, lo aspetto qui sopra, in trincea - tutto lo aspetto - che il mondo tutto è coinvolto. E questa è l'unica cosa che ricordo: che sono in guerra, una guerra enorme, mondiale addirittura e io - io che non so più chi sono, da dove vengo e chi mi ha messo al mondo; io sconosciuto anche alla sola madre che mi resta, la Madre Patria - io per essa, la patria, giurai di morirmene, proprio come le altre 90.000 tonnellate di muscoli e ossa, morte prima di me. Io non scendo!
Il nuovo monologo di Mario Perrotta sulla prima guerra mondiale, l’ultimo evento bellico in cui il milite ebbe ancora un qualche valore anche nel suo agire solitario prima di diventare ignoto, “dimenticato” in quanto essere umano che ha un nome e un cognome. E una faccia, e una voce. Come sempre l’artista rivolge la sua attenzione alle piccole storie, agli sguardi e alle parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto gli eventi storici dal loro particolarissimo punto d’osservazione.