ARCHIVIO SPETTACOLI
Amy, A. Conti (2012)
Titolo: Amy. Un dittico allucinato
un Dittico Allucinato
di e con Carolina BALUCANI Alice CONTI
ideazione e regia Carolina Balucani Alice Conti
luci Alice Colla
in scena Carolina Balucani e Alice Conti
di e con Carolina BALUCANI Alice CONTI
ideazione e regia Carolina Balucani Alice Conti
luci Alice Colla
in scena Carolina Balucani e Alice Conti
Pièce dedicata alla vita e all’opera di Amy Winehouse.
L’ultimo tragicomico concerto fsico di un’icona planetaria dello sfascio e di un talento musicale ineguagliato. Amy a dispetto del suo ingombrante e scompigliato personaggio è autrice di tutti i testi delle sue canzoni, un racconto ironico e spietato delle sue disavventure troppo umane. La sua biografa e le canzoni sono il flo conduttore e il pretesto. Amy scrive e canta dell’amore, di cio che le accade ogni giorno, nel modo più onesto, franco. Le persone sentono la vulnerabilità nella sua voce, si identifcano con il sentimento universale che la colma e la distrugge, che le soffa dentro rendendola viva, un po’ più viva di tutti gli altri. Amy ama e soffre al di là della moderazione, oltre il limite; come un eroe moderno che allo stesso tempo li solleva dalla responsabilità tragica di morire, o di vivere, essi stessi. Uno spettacolo sulla dipendenza dedicato all’eroina contemporanea che – al posto nostro – ha vissuto tutto, ha amato troppo ed è bruciata in fretta.
L’ultimo tragicomico concerto fsico di un’icona planetaria dello sfascio e di un talento musicale ineguagliato. Amy a dispetto del suo ingombrante e scompigliato personaggio è autrice di tutti i testi delle sue canzoni, un racconto ironico e spietato delle sue disavventure troppo umane. La sua biografa e le canzoni sono il flo conduttore e il pretesto. Amy scrive e canta dell’amore, di cio che le accade ogni giorno, nel modo più onesto, franco. Le persone sentono la vulnerabilità nella sua voce, si identifcano con il sentimento universale che la colma e la distrugge, che le soffa dentro rendendola viva, un po’ più viva di tutti gli altri. Amy ama e soffre al di là della moderazione, oltre il limite; come un eroe moderno che allo stesso tempo li solleva dalla responsabilità tragica di morire, o di vivere, essi stessi. Uno spettacolo sulla dipendenza dedicato all’eroina contemporanea che – al posto nostro – ha vissuto tutto, ha amato troppo ed è bruciata in fretta.
Lo spettacolo è il primo di Ortika – selezione Fringe Napoli 2011 – debutta nel 2012 al Teatro CRT di Milano dopo un periodo di studio in residenza con lo “sguardo ottuso” di Sabino Civilleri. Testo di Chiara Zingariello, costumi Eleonora Duse, in scena Alice Conti e un chitarrista. www.facebook.com/amyconcerto