9039 Alessio Boni

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Nasce a Sarnico, secondo di tre figli, da papà Ignazio e mamma Roberta; una famiglia proletaria. Per i primi anni segue contro voglia il lavoro paterno e consegue il diploma di ragioneria tramite un corso serale. Successivamente, si rifugia per 15 mesi in Polizia, per poi accorgersi di non esservi portato e scappare con l’amico Roberto negli Stati Uniti, a San Diego, in quel Nuovo Mondo per lui sinonimo di mille opportunità. Ma si sbaglia, e così ritorna a Villongo. A 19 anni, dopo un mese di totale sconforto, riesce a farsi assumere dalla Semi Granturismo come animatore turistico e lì comincia ad appassionarsi agli spettacoli che si tengono ogni sera. Un giorno, Lamberto, il capo animatore, gli suggerisce di provare ad entrare in una scuola di recitazione: prova così ad entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia, è il 1988. All’ultimo esame si trova di fronte Giulietta Masina, Luigi Comencini e Mauro Bolognini, arriva undicesimo ma i posti sono 10 e non viene accettato. Si trova allora per caso ad andare a Teatro, al Sistina (non ci era mai stato fino ad allora), e vede La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone. Ne esce letteralmente folgorato e si iscrive ad una Scuola privata, gestita da Alessandro Fersen, e dopo un anno di studi si prepara meticolosamente col regista cipriota Andreas Rallis per tentare di entrare all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Se non fosse entrato, sarebbe andato a Milano per studiare Psicologia. Lo accettano, e da qui inizia la fortuna degli incontri. Studia per tre anni il metodo mimico con Orazio Costa Giovangigli, poi incontra registi come Roman Viktjuk, Luca Ronconi, Peter Stein, Giorgio Strehler, Liliana Cavani, Carlo Lizzani, Micha Van Hoecke, Giampiero Solari, Marco Tullio Giordana, Roberto Andò, Michele Soavi, Cristina Comencini, Robert Dornhelm e tanti altri…che lo hanno aiutato enormemente ad essere ciò che è ora.