Recensioni arlecchine

Sguardazzi

Le storie ritrovate dei migranti

Via la maschera agli attori: la quarta edizione dei Teatri del Sacro si conclude così, con un richiamo alla realtà non meno che alla...

Le sudate pagine di un lettore speciale

Le note cadenzate e calde d'un contrabbasso scortano lo sguardo nella contemplazione di una scena surreale: un caotico trionfo di carta, pagine, libri sparsi sul pavimento. Al centro, un...

La follia interna alle forme

Penultimo giorno del festival, ma non lasciamoci prendere dalla malinconia, d'altronde non ve ne è il tempo: ritmi serrati in questo sabato estremamente denso....

La gallina è un animale intelligente

È il penultimo spettacolo della penultima giornata del festival I Teatri del Sacro: Prego sembra iniziare con una ruffianata. Un po’ imbarazzata, ma molto...

Le operette immorali di Carullo-Minasi

Ci vuole un certo coraggio per tradurre in scena la lingua leopardiana delle Operette morali, quell'italiano adamantino, prezioso, tornito, certo non prono all'imperativo categorico ora vigente...

Free Spirit, un movimento che libera corpo e mente

Una scena vuota e buia nel suggestivo spazio teatrale del Real Collegio di Lucca, solo corpi liberi in movimento con l'iniziale brusio di due attori...

Il canto (purtroppo) interrotto di Ramayana

Fin troppo pulito e lineare lo spettacolo messo in scena da Fattore K / Associazione Olinda Armunia, che porta l’Induismo al festival dei Teatri...

Simone Weil interpreta César Brie (o viceversa): non fidatevi di questa recensione

Senza alcun dubbio (o almeno non troppi) La volontà, che chiude la quinta giornata di I Teatri del Sacro, è lo spettacolo più atteso...

Ci vorrebbe un miracolo!

Lo dico subito: sono maldisposto verso l’offerta teatrale “festivaliera”. I motivi sono evidenti, anche se i più, tra organizzatori e simpatizzanti, fingono di non...

Tutti a Betlemme, in delirio

I re magi. O maghi. O marci. Improbabili, scalcagnati, sconfitti. E buffi. Hanno facce masticate dalla vita, scolpite da sfiga, delusioni, frustrazioni assortite. Stanno lì, in posa, a due spicci...

Giocando col traditore

Un’opera che prende vita già nel corridoio che porta all’interno del Teatro San Girolamo, e mi raccomando: «procedere lentamente», ché altrimenti la signora all’ingresso...

E se Caino non avesse ucciso Abele?

Sul palcoscenico, due figure in piedi su piedistalli bianchi accerchiati da uno sfondo totalmente nero, prendono vita personificando una statua commemorativa del primo omicidio...

Ramayana: alla ricerca di un oriente

Non è certo una novità rilevare come l'India, intesa nella sua dimensione d'autentico sub-continente, smisurata realtà incastonata in un cosmo ancor più complesso quale l'Asia, rappresenti...

La voce e il corpo del santo volante

C'è forse un equivoco, carsico e insidioso, a parlare di narrazione, specialmente a teatro, intendendo un modus operandi comune a vari artisti e che, per ragioni...

Il dolce vento di un amore in musica

L’areoso cortile interno del Real Collegio, con il suo giardino curato, suddiviso esattamente in quattro parti da un candido stradellino è, senza dubbio, locus...

Caino e Abele, Abele e Caino: il rovesciamento del Mito

Caino Royale conclude, al netto delle repliche, la terza giornata di I Teatri del Sacro. Dal buio della scena appaiono due figure stagliate sul nero...

Cuori corrispondenti

«Hai letto la mia lettera?». È con queste parole che l’abile drammaturgia di Roberto Aldorasi e Manuela Correros (il testo è di Francesco Niccolini) permette...

La storia di un amore sospeso, nelle parole di Juan de La Cruz

Real Collegio, terzo giorno di festival: ci accoglie un ampio spazio aperto, le sedie disposte sotto gli archi del porticato, ci apprestiamo così ad assistere...

Gabbathà, quiz televisivo o riflessione sulla sacralità?

Secondo giorno del festival, anche oggi il primo spettacolo si svolge nel Teatro San Girolamo: Gabbathà, dispositivo per attori-spettatori e spettatori-attori, di Giampaolo Gotti e...

L’imprendibile Francesco

Francesco, con la specificazione d'Assisi a far la parte d'appendice superflua, è figura tanto centrale quanto sfuggente della nostra cultura, anche in chiave teatrale. Il giovane di famiglia...

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