Settimana abbastanza tranquilla, tenendo conto del periodo: non che manchino occasioni buone d’andare a teatro, ma, rispetto al solito, la densità è minore. Sarà la campagna elettorale più impalpabile che si ricordi? Mano (e occhio) al Calendazzo, per vedere cosa c’è da vedere.
Pisa e provincia – Parecchia, ma parecchia roba, in quattro giorni
Anche per questa volta, la settegiorni pisana inizia giovedì: la sera del 1 febbraio, a Buti (Teatro Francesco di Bartolo), è graditissimo il ritorno di Punta Corsara con Io, mia moglie e il miracolo. Assistemmo alla prima assoluta, in occasione del festival I Teatri del Sacro, a Lucca, nel 2015 (qui lo sguardazzo), e questa peculiarissima black comedy ci colpì non poco, sia per la scrittura felice da parte di Gianni Vastarella sia per l’efficacia scenica degli interpreti (tra cui, il nostro “pallino” Vincenzo Nemolato). Da vedere assolutamente.
In contemporanea, al Cinema Teatro Nuovo di Pisa, Elio Germano e il musicista Theo Teardo si confrontano con uno dei romanzi più abbacinanti del Novecento, non solo europeo: Viaggio al termine della notte, capolavoro di Louis Ferdinand Auguste Destouches, noto con il cognome fittizio Céline (era il nome della nonna materna), sarà la sorgente di un lavoro teatrale che vorremmo davvero vedere, non foss’altro per l’amore che nutriamo nei confronti del libro. Impegno tutt’altro che semplice quello dei due artisti coinvolti e, proprio per questo, assai interessante.
Pontedera, sabato 3: al Teatro Era sarà la volta di Amore, testo firmato da Spiro Scimone, protagonista scenico al fianco del compagno d’arte (nonché regista) Francesco Sframeli. Completano il cast, Gianluca Cesale e Giulia Weber, per un lavoro assai apprezzato e che si è aggiudicato il premio Ubu 2016 come migliore novità drammaturgica: «due coppie prossime alla morte, con una dolcezza infantile e un amaro sorriso ricordano le emozioni provate in gioventù». Ne abbiamo già parlato e, potendo, vedremmo volentieri, anche per soppesare le perplessità emerse in quello sguardazzo. Postilla: lo spettacolo è alle 21, ma alle 18, l’amica Eva Marinai, docente dell’Università di Pisa, condurrà l’incontro aperto al pubblico con gli artisti.
Stessa sera, ma a Pomarance (Teatro dei Coraggiosi), di scena I racconti del Bar Sport: si tratta di una traduzione scenica, ispirata al celebre libro (doppio!) di Stefano Benni, a cura di Angelo Savelli; ciò che ci pare ancor più d’interesse è la partecipazione, in qualità di protagonista, di Lorenzo Baglioni, piccola stella in rampa di lancio del panorama fiorentino, da tempo nell’orbita del Teatro di Rifredi, e che sarà prossimo concorrente al Festival di Sanremo con la canzone, già divenuta un piccolo caso, Il congiuntivo. L’occasione, quindi, ci pare davvero gustosa.
Rimandando la lirica a fine articolo, esauriamo la parte dedicata al teatro in provincia di Pisa dicendo che, domenica 4 a Cascina (La Città del Teatro), largo alla comicità, cum grano salis: Sabbie mobili vede coinvolti, come autori, Alessandro Benvenuti, Nino Formicola (in arte Gaspare) e altri due cognomi (Aicardi e Pistarino) senza possibilità di capire meglio di chi si tratti. Potremmo immaginare il “mitico” Carlo Pistarino, comico noto ai tempi della trasmissione televisiva Drive In, ma neppure la scheda ufficiale della produzione riesce ad aiutarci. Complimenti. Visto che ci siamo, si riporta il gustoso sottotitolo: Angeli & comici persi tra cactus sensibili e salotti mimetici. In scena, Roberto Ciufoli, Max Pisu e Giancarlo Ratti, quest’ultimo noto coprotagonista della trasmissione radiofonica Il ruggito del coniglio sostituirà proprio Gaspare. Lo vedremmo volentieri.
Lucca e provincia – Quattro appuntamenti “secchi”
Tre proposte tre, nell’ampia provincia lucchese, senza mai coinvolgere il capoluogo principale: mercoledì 31, si torna in scena alle Scuderie Granducali di Seravezza, con Il sogno di Chimera, testo di Sebastiano Vassalli, protagonista Lucilla Giagnoni. Leggiamo, dalle note di regia, che si tratta di una tragica vicenda avvenuta nel 1610 a Zardino, “villaggio fantasma” lungo le rive del fiume Sesia, dove una donna venne accusata di stregoneria. Un monologo che potrebbe essere interessante da vedere.
Torna in zona, dopo la replica di qualche tempo fa a Santa Croce sull’Arno, Bukurush mio nipote, commedia scritta da Gianni Clementi, diretta da Claudio Boccaccini e che vede protagonisti Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi: sabato 3 a Barga (Teatro dei Differenti). Per chi preferisse la musica, la stessa sera segnaliamo Paolo Jannacci (figlio dell’indimenticabile Enzo) ai Rassicurati di Montecarlo: lui suona il pianoforte, affiancato dal trombettista Daniele Moretto.
Interessante anche la proposta del Teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana che ospita il ritorno in scena di Casa di bambola, nella lettura scenica data dal bravissimo Roberto Valerio: ne parlammo ai tempi del debutto, fornendo un bel confronto con la messinscena, tratta dal medesimo testo, che vedeva Filippo Timi protagonista, negli stessi giorni. Il cast è ben formato: Valentina Sperlì, Danilo Nigrelli, Roberto Valerio, Massimo Grigò e Carlotta Viscovo. Da vedere.
Oltreconfine – Firenze e Prato, ma pure Livorno e Pistoia
Settimana interamente dedicata, dalle parti del Metastasio pratese a L’arte del teatro, ultima fatica di Pascal Rambert (che cura testo e regia) nell’interpretazione (sia scenica sia linguistica, dato che si è occupato pure della traduzione) di Paolo Musio. Ci piacerebbe andare, vedremo. Di Rambert, un paio di anni fa, vedemmo La prova, ma ne restammo piuttosto delusi, nonostante un buon cast. Da martedì a domenica.
Proseguono, alla Pergola di Firenze, invece, le repliche per Zio Vanja (anche qui, da martedì a domenica), ma, dovendo scegliere qualcosa nella città gigliata, andremmo più che volentieri a vedere Marta Cuscunà e il suo Sorry, Boys al Teatro di Rifredi (da giovedì a sabato). Attrice e autrice interessantissima, la friulana si segnalò qualche stagione addietro con La semplicità ingannata, ma, anche in quel caso, rimanemmo come si suol dire più perplessi che persuasi: indubbi sia l’ingegno sia la bravura dell’artista, proveremo a rivederla.
Repliche per repliche, segnaliamo infine quella “secca” del Giulio Cesare (adattamento e regia di Àlex Rigola), venerdì al Goldoni di Livorno, e, nel weekend (venerdì-domenica) della Medea (post)ronconiana con Franco Branciaroli en travesti a Pistoia (Teatro Manzoni).
La lirica – Tutti a Pisa
Per gli amanti del melodramma, appuntamento a Pisa: al Teatro Verdi, arriva La fanciulla del West, opera in tre atti di Giacomo Puccini (libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini) con James Meena sul podio a condurre l’Orchestra della Toscana, con la regia scenica affidata a Ivan Stefanutti. Interessante il cast, che comprende, tra gli altri, Amarilli Nizza, Kristin Sampson, Elia Fabbian, Enrico Marrucci, Enrique Ferrer e Mikhail Sheshaberidze. Coproduzione che vede coinvolti molti teatri in quella che ci pare un’operazione interessante e pure “sensata”.
Buon teatro a tutti, e ricordatevi che è Carnevale!