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Don Giovanni e Faust
18/11/2015 20:30 - 22:30
Tragedia teatrale con musiche di Christian Dietrich Grabbe. Cast da definire. Pianista: Riccardo Mascia. Regia: Vittoria Lai.
Christian Dietrich Grabbe (1801 – 1836), figlio di un carceriere, studiò legge a Lipsia e a Berlino, dove conobbe Heine. Lavorò come giudice militare fino al 1834, quindi diede le dimissioni e visse aiutato economicamente da alcuni amici fino alla precoce morte. Affine a Büchner per il rifiuto delle idealizzazioni classiche e romantiche, scrisse numerosi lavori teatrali, di cui molti lasciati incompiuti, perfezionando una tecnica di rappresentazione che anticipa l’espressionismo. Fra questi spicca Don Giovanni e Faust (Don Juan und Faust, 1829), unica sua tragedia rappresentata mentre l’autore era in vita, accompagnata dalle musiche di Albert Lortzing.
Don Giovanni, a Roma, dichiara il proprio amore a Donna Anna, la quale, pur ricambiandolo, sceglie di restare fedele al fidanzato Don Ottavio. Ad una festa danzante, successiva alle nozze di Anna e Ottavio, Don Giovanni incontra Faust, il quale è parimenti deciso a conquistare Donna Anna…
Inizia così questo dramma che, ispirato a Goethe e al Don Giovanni di Mozart, contrappone in modo simbolico due tipologie di uomo europeo: l’uomo nordico (Faust), più riflessivo e più chiuso in sé, che aspira a diventare un superuomo e il cui desiderio di conoscenza e la brama di potere non placano né la sua sete di conoscenza né la sua aspirazione alla felicità, e quello latino (Don Giovanni), che rappresenta la forza vitale e l’inarrestabile sensualità dei popoli meridionali. Faust ha fatto la scelta opposta a quella di Don Giovanni, una scelta la sua che, precisa, è tutta “tedesca” – di disprezzare il terrestre per aspirare al “soprannaturale” – contro quella “latina” di Don Giovanni, che invece cerca di godersi tutti i piaceri della vita, che è soddisfatto della sua dimensione umana, purché tutti i suoi desideri carnali siano appagati. Ambedue fanno, in senso diverso, un patto con Mefistofele, ma la sorte di ambedue sarà parimenti disastrosa.