Eugenio Barba, Teatro. Solitudine, mestiere e rivolta

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Eugenio Barba, Teatro. Solitudine, mestiere e rivolta, Bari, Edizioni di Pagina, 2014

barba2A quasi venti anni di distanza dalla prima pubblicazione, Edizioni di Pagina mette in catalogo una nuova edizione dell’antologia Teatro. Solitudine, mestiere e rivolta (uscita per i tipi di Ubulibri nel 1996), contenente 28 scritti di Eugenio Barba.

Compresi tra il 1964, anno di fondazione dell’Odin Teatret, e il 1995, e ripartiti in 5 macrosezioni, i testi evidenziano immediatamente un carattere complementare a quelli del più famoso testo teorico di Barba, La canoa di carta. Se quest’ultimo ha formato generazioni di attori e proseliti con la luminosità delle sue descrizioni e la lucida prescrittività delle tecniche performative analizzate, Teatro. Solitudine, mestiere e rivolta risponde invece a interrogativi che hanno a che fare con il senso più profondo della pratica teatrale, con i quesiti che assillano l’attore che non voglia assoggettarsi al mestiere, nella sua accezione deteriore. Abnegazione, responsabilità, intuito, cambiamento: sono questi alcuni dei vocaboli ricorrenti, al tempo stesso precetti della disciplina attoriale programmata da Barba, cioè dell’«arte dell’incanto», per usare le sue parole.
Come tutti gli scritti dell’intellettuale brindisino (animatore, profeta o scienziato teatrale), la raccolta potrà essere apprezzata in proporzione all’entusiasmo apostolare profuso nella lettura; potrà essere amata cioè solo da chi, per volontà o per dovere, sia in grado di resistere alle sue incessanti sollecitazioni, ai suoi impasse, ai suoi deliberati cambi di rotta e di passo.

Ricchissimo l’apparato di illustrazioni, con fotografie d’epoca che documentano il training e la vita dell’Odin Teatret fin dai primi anni.
Ferdinando Taviani, docente di Discipline dello Spettacolo, autore del primo pionieristico sul lavoro dell’Odin (nel lontano 1975), nonché consulente letterario del gruppo, cura l’utilissimo catalogo degli spettacoli in appendice.

Di seguito, l’indice del volume:

Nota di presentazione, di Lluis Masgrau
Introduzione. Vascelli di pietra e isole galleggianti
I Origine: Vocazione
II Laboratorio: il Teatro scuola
III Viaggio: baratto
IV La via del rifiuto: Terzo Teatro
V Identità: eredità
Postfazione. Piantare conigli sognando leoni
Appendice. La “leggenda nera”. Catalogo degli spettacoli dell’Odin Teatret, a cura di Ferdinando Taviani

Carlo Titomanlio
È una persona serissima.

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