Giovanna, ti prego non tornare

Sguardazzo/recensione di "Santa Giovanna"

-

Cosa: Santa Giovanna
Chi: Normagna Teatro
Dove: Tremoleto (PI), Teatro Guarattelle
Quando: 17/12/2014
Per quanto: 90 minuti

È scelta non facile per una giovane compagnia qual è Normagna Teatro la messinscena di un testo granitico e assai poco di moda come Santa Giovanna di Shaw.

Lui, il Giorgio Bernardo, geniale quanto prolisso, aveva impiegato qualche decina di pagine nella prefazione originale per assicurare i lettori della sua buona fede; cioè della coerenza del racconto alla vera storia della pulzella d’Orleans. Loro, i Normagna Teatro, impiegano meno di cinque righe per spiegare nelle note di regia il senso della riduzione drammaturgica operata; e annunciare al contempo che lavorare oggi su questo testo significa riflettere e far riflettere sulle forze che ancora hanno facoltà di sopraffare e portare alle più atroci violenze: l’intolleranza religiosa e la ragion politica.

Ciò che vediamo in scena è per l’appunto una sintesi astratta di tali forze: due alte pareti scure dalla superficie crespata, contrasti cromatici stridenti, sibili e rumori a raffica da far venire i brividi, abiti dalle tonalità luttuose o argentee (scene e costumi sono disegnati dalla brava Rita Agliata, con un occhio alle superstiti fotografie del primo allestimento di Georges Pitoeff, datato 1923). E per 90 minuti buoni ci stupiamo che del dramma in sei quadri di Shaw (o chronicle play, come dichiara il titolo) non manchi quasi nulla; o meglio non manchi nessuno dei personaggi che tentano di dissuadere Giovanna – apparsa in sogno all’imbelle Carlo VII – dal proposito di risorgere, preoccupati dall’idea di averla di nuovo in circolazione. Agli attori non manca l’allenamento per reggere le estenuanti tirate previste dal testo (pure inevitabilmente sforbiciate): la recitazione è schietta, un po’ generica talvolta, più che altro nel caso dell’Arcivescovo, sbozzato, più che scolpito, da Valerio Ventuale. Nel ruolo principale (che fu di Emma Gramatica e che Ronconi affidò decenni orsono alla Asti, unica ed eccezionale professionista in un cast di matricole) la carismatica Siria Giordana è invece seria e degna (fin troppo) come l’avrebbe voluta Shaw, portavoce di una visione eroica e integerrima, e per questo fatalmente condannata al fallimento.

Visione che gli spettatori del restaurato Teatro Guarattelle di Tremoleto hanno accolto tiepidamente, mercoledì 17 dicembre 2014.

VERDETTAZZO

Perché:
Se fosse... un esercizio con i pesi sarebbe... uno squat con 120 kg

Locandina dello spettacolo



Titolo: Santa Giovanna

da Santa Giovanna di G. B. Shaw
progetto di Normagna Teatro,
con Valerio Ventuale, Siria Giordano, Lauro Franco, Apollo Di Poppa, Maria Vergine
scene e costumi di Rita Agliata


Carlo Titomanlio
È una persona serissima.