Il BGC e Valentina vs. Tutti gli altri

Sguardazzo/recensione di "Valentina e i giganti"

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Cosa: Valentina e i giganti
Chi: Riccardo Festa, Chiara Spoletini, Valentina Vandelli
Dove: Lucca, Teatro San Girolamo
Quando: 31/03/2017
Per quanto: 50 minuti

Ed ecco che oggi siamo pronti a rivivere la nostra infanzia: quando da bambini i nostri sguardi erano accesi, brillanti, le risate spontanee e sincere, la voglia di curiosare ed esplorare il mondo attiva al 1000%. Queste caratteristiche purtroppo crescendo si disperdono nello spazio cosmico, abbandonandoci così.

Ma bando alle ciance… Diamo inizio allo spettacolo.

Sul palco ecco che subito si presentano gli attori, o meglio vengono presentati dall’unico, grandissimo ed inimitabile BGC (non vi svelo nulla vi dico solo che è interpretato da Riccardo Festa) il quale presenta i personaggi in scena in quel momento: Valentina, una piccola bambina, purtroppo rimasta orfana (interpretata da Valentina Vandelli) e un’altra figura che subito cattura l’attenzione dei bambini: cupa, vestita di nero, si staglia imponente sui trampoli… proprio lei, Chiara Spoletini che di lì a poco interpreterà gli altri del mondo…  Quale mondo sarà?

Adesso sì che finalmente inizia lo spettacolo vero e proprio.

Fonte immagine: facebook

Valentina viene fortunatamente rapita, portata via dall’orfanotrofio dal BGC (Buono Gigante Confuso), e condotta sull’Isola dei giganti. Inizialmente è impaurita perché non sa cosa aspettarsi da questo gigante (solitamente i giganti sono figure raccapriccianti, orribili, sanguinarie nell’immaginario dei bambini). Successivamente però tra dialoghi e convivenza i due sono legati da un forte legame d’amicizia.

Valentina  si diverte nell’ascoltare il gigante poiché spesso questo si annoda e crea delle parole insensate che però ovviamene fanno sbellicare tutti dalle risate. Ed eccone un esempio: lui “logicamente” essendo un gigante molto particolare si nutre di snocomeri e lampogna.

Il loro obbiettivo (di Valentina e del Buono Gigante Confuso) è quello di proteggere i bambini dagli incubi ed evitare il genocidio; come tutti noi sappiamo infatti fa parte dell’ indole dei giganti nutrirsi di bambini. Riusciranno i nostri amati beniamini a compiere la loro impresa? Ve lo dico io? NOOO! SPOILEREREI SE NO. Quindi se non vi dispiace cari amici lascio il finale a voi.

Il tutto è reso in modo semplice ed efficacie: la presenza di pochi attori sulla scena, pochi oggetti ma essenziali nella narrazione e un pizzico di fantasia quasi come se fosse magia rende il tutto veramente molto apprezzabile.

fonte immagine: Facebook

Un gesto molto strano fatto dal protagonista principale che di sicuro ha lasciato tutti a bocca aperta: è sceso in platea facendo sì che il pubblico (composto in prevalenza da bambini delle elementari) fosse coinvolto al 100%. Si è fatto lanciare la loro merenda per far sì che potessero essere partecipi dello spettacolo.

Al ritorno da questo spettacolo dopo che i figli avranno raccontato la trama ai genitori, questi ultimi se ne staranno proprio tranquilli e beati grazie alla morale dello spettacolo che tradotto in pensiero vagherà nella testa così: ” Mio figlio di certo non agirà come un ladro, non sarà mai un truffatore, non mi mentirà mai e poi mai…” (tutte cose che purtroppo oggi sono all’ordine del giorno)

Oltre al divertimento questo spettacolo mi ha fatto ricordare che non bisogna mai smettere di essere bambini: la voglia di scoprire, sorridere, guardare tutti con occhi sinceri ma soprattutto… immaginare.

Chiara Di Muro

VERDETTAZZO

Perché:
Se fosse... un fiore sarebbe... un tulipano

Locandina dello spettacolo



Titolo: Valentina e i giganti

Produzione: Accademia Perduta / Romagna Teatri
Realizzato in collaborazione con Lucca Teatro Festival – Che cosa sono le nuvole? e Santarcangelo Festival Internazionale del Teatro in Piazza
e con il sostegno di Espaceouvert Bruxelles
regia Sandro Mabellini
con Riccardo Festa, Chiara Spoletini, Valentina Vandelli
elementi scenici e costumi Chiara Amaltea Ciarelli
assistente alla regia e organizzazione Lisa Momente’

 


La piccola protagonista è Valentina, una bambina orfana, e per questo costretta a vivere in un istituto. Spesso di notte non riesce a prendere sonno e guarda fuori dalla finestra in cerca di qualcosa che possa tranquillizzarla. Una notte, però, scorge in lontananza un’ombra gigantesca che in men che non si dica la prende e trascina via con sé. A chi appartiene quell’ombra? E dove è finita Valentina? Dopo l’iniziale terrore, Valentina capirà di essere stata portata nella caverna del Buon Gigante Confuso, un gigante ghiotto di snocomeri e di lampogna, che conserva in bottigliette di vetro i sogni che soffia nelle orecchie dei bambini mentre dormono. Il Buon Gigante Confuso è costretto però a combattere contro altri temibili giganti divoratori di umani. A chi chiederanno aiuto Valentina e il Buon Gigante Confuso per salvare il mondo?