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L’italiana in Montecarlo del LuccaOperaFestival

Sguardazzo/recensione di "L'italiana in Algeri"

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Cosa: L'italiana in Algeri
Chi: Gioachino Rossini, Jonathan Brandani, Stefania Panighini
Dove: Montecarlo (LU), Teatro dei Rassicurati
Quando: 22/05/2015
Per quanto: 180 minuti

Nuova  produzione per LuccaOperaFestival, che mette in scena L’italiana in Algeri  a 202 anni esatti di distanza dalla prima rappresentazione a Venezia del 22 maggio 1813. Il prolifico gruppo lucchese, che più volte abbiamo apprezzato, torna a riempire il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo con la musica di Gioachino Rossini.

L’aspetto più visibile (o meglio udibile) di questo allestimento è la scelta dell’orchestra L’eloquenza, che utilizza strumenti originali per rendere giustizia a una musica pensata su strumenti diversi da quelli odierni. Utilizzando, come in questo caso, strumenti d’epoca o riproduzioni, si ottiene un inedito timbro più aspro di quello che siamo abituati a sentire: potremmo paragonarlo, con le dovute precauzioni, alla differenza tra la voce del pianoforte e quella del clavicembalo. Alla bacchetta, il lucchese Jonathan Brandani, fondatore di questa peculiare orchestra.

Jonathan Brandani, L'italiana in Algeri, LuccaOperaFestival 2015 (ph. Nicoletta Cerasomma)Vorremmo godere appieno del timbro particolare nella riuscitissima ouverture rossiniana, ma il vizio di riempire scenicamente l’introduzione orchestrale è arrivato anche in quel di Montecarlo. Stiamo per avviare la tanto attesa campagna #giùlemanidallouverture, che siamo certi troverà sostenitori in tutti i settori dell’universo melodrammatico. Intanto ci limitiamo a notare che, in questo caso, la scelta della regista Stefania Panighini ha una certa originalità: uno specchio, al centro del palco, attira i passanti promettendo di realizzare i loro desideri. Si notano anche due suffragette con tanto di cartello “vote for women”: l’interpretazione protofemminista dell’Italiana non è inedita, ma, a parere di chi scrive, è una calzante chiave di lettura. I personaggi vengono risucchiati dallo specchio e catapultati, per magia, in un universo parallelo (forse un sogno dai tratti psichedelici) in cui si svolgono le intrecciate vicende del sultano Mustafà (Luciano Miotto) che tenta di  avere la mano della fedele Isabella (Loriana Castellano, mezzosoprano dal timbro scuro e deciso). Intorno a loro si muovono il tenore della situazione (David Ferri Durà che interpreta Lindoro), l’istrionico baritono Mattia Campetti (nei panni del buffo Taddeo), Cristian Diaz, Alexandra Fleischman e Sara De Flaviis.

L'italiana in Algeri, LuccaOperaFestival 2015 (ph. Nicoletta Cerasomma)L’allestimento è basato su una trovata, il salto in un universo parallelo, semplice e, a dirla tutta, abbastanza banale. L’affiatato gruppo guidato da Campetti, però, si può permettere questa ingenuità: la sincerità che anima gli allestimenti dal sapore artigianale di LuccaOperaFestival fa apprezzare anche delle operazioni che, in altri contesti, risulterebbero pretenziose e insensate. Lo spettacolo è sempre brillante e ben gestito, a fronte anche di un’apprezzabile qualità nell’esecuzione.

Il pubblico accorre sempre numeroso a Montecarlo e forse sarebbe l’ora che LuccaOperaFestival crescesse e trovasse altri spazi pronti ad accogliere questa bella realtà, la più promettente di una provincia a cui, troppo spesso, piace vantarsi a proposito, ma anche a sproposito, del proprio legame con la lirica.

VERDETTAZZO

Perché:
Se fosse... un regalo di compleanno sarebbe... un biglietto disegnato con i pastelli a cera

Locandina dello spettacolo



Titolo: L'italiana in Algeri

direttore M° Jonathan Brandani
L’Eloquenza, Orchestra su strumenti originali

Isabella Loriana Castellano
Mustafà Luciano Miotto
Elvira Alexandra Fleischman
Zulma Sara De Flaviis
Haly Cristian Diaz
Lindoro Francisco Brito
Taddeo Mattia Campetti

scenografia Francesca Pieretti
costumi Michela Caccioppoli
assistente di produzione, segreteria artistica Ilaria Tovani
assistente alle luci Romina Nari


Un'esperienza musicale unica, eccezionalmente proposta da LuccaOperaFestival in versione inedita, con strumenti antichi originali (o copie fedeli) in uso nel 1813, anno in cui l'opera fu eseguita per la prima volta a Venezia. Un omaggio al grande compositore pesarese e al suo tempo, ma anche una grande occasione per il pubblico per riassaporare la magica atmosfera tardo '700 - primo '800 riproposta dall'orchestra L'Eloquenza formata da giovani professionisti provenienti da tutta Europa, specializzati nell'esecuzione su strumenti originali. Sul podio il maestro Jonathan Brandani, fondatore dell'orchestra, tra i più affermati compositori delle ultime generazioni, recentemente nominato assistant conductor al Minnesota Opera, dove la prossima stagione dirigerà Tosca di Giacomo Puccini. Fresco e frizzante il cast, con artisti di livello internazionale da Italia, Argentina e Colombia.

Andrea Balestri
Non è il Pinocchio di Comencini. Apparentemente giovane, studia teatro (non solo) musicale tra Pisa e Roma. Serie tv, pulizie e viaggi in treno occupano il resto della sua vita. Archivia i ricordi in congelatore e si lava i capelli tutti i giorni.