ARCHIVIO SPETTACOLI
Aspettando Godot, M. Scaparro (2016)
Titolo: Aspettando Godot
Sento il peso, la responsabilità e l’emozione di mettere in scena per la prima volta un testo di Samuel Beckett e in particolare Aspettando Godot. Rileggo questo testo oggi e mi colpisce profondamente per le sue radici collegate alla millenaria e senza confini Cultura Europea, che noi stiamo colpevolmente dimenticando. Quelle creature deboli e immortali come Estragone e Vladimiro (e come Pozzo e Lucky), che vivono in una terra desolata aspettando Godot, che non arriverà mai, vivono in un lontano e vicino (a loro e a noi) ‘900 nel ricordo romantico di una Tour Eiffel che resiste come immagine e nell’aridità di un presente che esclude loro e quelli che vorrebbero cantare, ballare parlare, vivere … Vorrei poter idealmente dedicare questa nostra fatica all’Europa della Cultura, la grande dimenticata dell’Europa che viviamo; ma anche a quelle parole che Beckett sussurra quasi per caso, come teatro, varietà, circo.
Maurizio Scaparro