ARCHIVIO SPETTACOLI

    Cinema cielo, D. Manfredini (2003)

    Titolo: Cinema cielo
    Regia: Danio Manfredini

    ideazione e regia Danio Manfredini
    con Patrizia Aroldi, Vincenzo Del Prete, Danio Manfredini, Giuseppe Semeraro
    assistente alla regia Patrizia Aroldi
    luci Maurizio Viani
    realizzazione colonna sonora Marco Olivieri
    distribuzione La Corte Ospitale
    produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione / Festival Santarcangelo dei Teatri

    C’era una volta a Milano il Cinema Cielo, una sala cinematografica a luci rosse ora chiusa. Lo spettacolo è ispirato a questo luogo e mette una lente d’ingrandimento su un’umanità per la quale il sesso è bisogno, evasione, merce, voglia di compagnia e fantasma d’amore. Lo sguardo è rivolto alla sala cinematografica, lo spettatore spia le presenze che abitano il luogo. Il sonoro del film che scorre è liberamente ispirato ad un romanzo di Jean Genet e racconta di Louis che tutti chiamano Divine, dei suoi amanti e di Nostra Signora dei Fiori, seducente assassino.

    Trasferendo l’opera di Genet in una partitura sonora per quadri e intrecciandola con la vita di un cinema a luci rosse, prende forma un’opera che risuona della complessità del romanzo e lo aggancia fortemente al mondo contemporaneo. L’universo carcerario diventa il buio mondo del cinema, metafora della stessa reclusione, sfida alla morale comune. Le voci dei personaggi del film si fanno evocazione dello spessore poetico dell’opera di Genet. Lo spettacolo vive dell’incontro di due mondi che si appartengono, indissolubilmente legati e le ombre che abitano il Cinema Cielo fanno riemergere le ombre e il mondo di Genet.

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