ARCHIVIO SPETTACOLI
Così fan tutte, W.A. Mozart, Webb-Scola Di Mambro (2017)
Titolo: Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti
dramma giocoso in due atti
libretto Lorenzo Da Ponte
musica Wolfgang Amadeus Mozart
direttore d’orchestra Jonathan Webb
regia Ettore Scola
ripresa da Marco Scola Di Mambro
scene Luciano Ricceri
luci Andrea Anfossi
Fiordiligi Ekaterina Bakanova / Sara Rossini
Dorabella Raffaella Lupinacci / Chiara Tirotta
Guglielmo Michele Patti / Paolo Ingrasciotta
Ferrando Blagoj Nacoski / Giovanni Sebastiano Sala
Despina Barbara Bargnesi / Céline Mellon
Don Alfonso Daniele Antonangeli / Rocco Cavalluzzi
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Franco Sebastiani
recitativi al pianoforte Jonathan Webb
assistente alla regia Nicola Ragone
assistente luci Vladi Spigarolo
allestimento Fondazione Teatro Regio di Torino
“Quintessenza dell’opera buffa”. Così Massimo Mila ha definito Così fan tutte, terzo titolo – e terzo capolavoro – della trilogia italiana di Mozart e Da Ponte. Ed in effetti nel libretto ci sono tutti gli ingredienti dell’opera comica di tradizione nostrana: i sentimenti nobili, ma ingenui, dei personaggi altolocati, la saggezza pratica dei servi, il cinismo dei filosofi, gli equivoci e i travestimenti. E la morale conclusiva, riassunta nel titolo ormai proverbiale, tipica della visione razionale del mondo di stampo illuminista: non c’è da illudersi, la fedeltà, in amore, è una promessa verbale puntualmente smentita dai comportamenti. Ma a ben guardare il senso di questa storia, che la musica di Mozart ci racconta in modo spiritoso quanto amaro, frivolo quanto profondo, disilluso quanto accorato e inquieto, è ancora più sottile. E non necessariamente negativo. Alla fine, Ferrando e Guglielmo sposeranno, rispettivamente, Dorabella e Fiordiligi, come doveva essere fin dall’inizio. Ma lo faranno dopo aver sperimentato la forza della tentazione a tradire, grazie alle astute macchinazioni del burattinaio Don Alfonso e della sua complice Despina. E la presa d’atto che l’amore non è eterno per definizione, ma può esserlo solo attraverso un impegno faticoso e quotidiano dei due amanti, è un bene o un male per le due coppie che, dopo tante peripezie e giochi incrociati, si ritrovano all’altare nella combinazione giusta, quella prevista all’aprirsi del sipario? Come sempre Mozart e Da Ponte non danno risposte, si limitano a fare domande, domande di cruciale importanza e ancora attuali. Ma coloro che oggi esercitano lo stesso mestiere del cinico Don Alfonso, i filosofi (e gli psicologi e i sociologi), dicono di sì: questa consapevolezza è un bene.
Il Carlo Felice presenta Così fan tutte nell’allestimento della Fondazione Teatro Regio di Torino che, nella stagione 2002-3, segnò il debutto di Ettore Scola nella regia lirica. Una produzione lodata per il garbo, l’eleganza, l’ironia, la fedeltà al testo. Un omaggio doveroso al grande regista, scomparso il 19 gennaio 2016, appena un mese dopo essere salito sul palcoscenico del Carlo Felice a raccogliere gli applausi per la sua regia di Bohème.