ARCHIVIO SPETTACOLI
Crime story, Carlotto-Gallione (2014)
Titolo: Crime story
con Massimo Carlotto, Titino Carrara e Maurizio Camardi (sassofono)
regia Giorgio Gallione
disegno luci Aldo Mantovani
musiche originali Maurizio Camardi
direzione tecnica Stolfo Fent
regia Giorgio Gallione
disegno luci Aldo Mantovani
musiche originali Maurizio Camardi
direzione tecnica Stolfo Fent
Toni è un pentito. Lo scrittore Massimo Carlotto, colpito dalla sua storia, decide di trasformarlo nel personaggio di un romanzo. Tra i due inizia un dialogo, tra realtà e finzione, che si discosta dai soliti cliché sui collaboratori di giustizia e si avventura su territori inediti delle culture mafiose: la religione, il sesso, la musica, la televisione…
Toni racconta e si racconta giocando sull’ambiguità della sua figura. Traccia la nuova mappa dell’infiltrazione mafiosa nella società, rivendica passato e cultura d’appartenenza ma nel contempo deve giustificare la scelta del pentimento. Una scelta maturata nel complicato rapporto tra tradizione e modernità criminale che nasconde però una verità inconfessabile, svelata con un drammatico colpo di scena.
In questa pièce il male racconta se stesso, la sua complessità, le relazioni pericolose e morbose con una parte della società. Toni è esplicito nella sua relazione con la realtà: nasconde il volto, non quello che pensa.
Dall’altra parte lo scrittore incalza, argomenta, tenta di piegare il personaggio alla logica del romanzo, ma Toni resiste, non vuole rinunciare alla sua identità.
Sul palco, oltre a Toni interpretato da Titino Carrara e a Massimo Carlotto, il sassofonista Maurizio Camardi che ha composto le musiche originali dello spettacolo.
Toni racconta e si racconta giocando sull’ambiguità della sua figura. Traccia la nuova mappa dell’infiltrazione mafiosa nella società, rivendica passato e cultura d’appartenenza ma nel contempo deve giustificare la scelta del pentimento. Una scelta maturata nel complicato rapporto tra tradizione e modernità criminale che nasconde però una verità inconfessabile, svelata con un drammatico colpo di scena.
In questa pièce il male racconta se stesso, la sua complessità, le relazioni pericolose e morbose con una parte della società. Toni è esplicito nella sua relazione con la realtà: nasconde il volto, non quello che pensa.
Dall’altra parte lo scrittore incalza, argomenta, tenta di piegare il personaggio alla logica del romanzo, ma Toni resiste, non vuole rinunciare alla sua identità.
Sul palco, oltre a Toni interpretato da Titino Carrara e a Massimo Carlotto, il sassofonista Maurizio Camardi che ha composto le musiche originali dello spettacolo.