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    ARCHIVIO SPETTACOLI

    Il Principe, S. Massini, Arca Azzurra (2013)

    Titolo: Il Principe
    Regia: Stefano Massini

    da Niccolò Machiavelli
    scritto e diretto da Stefano Massini
    con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci
    e con la partecipazione in voce di Roberto Herlitzka
    scene Marco Messeri
    costumi Giuliana Colzi
    Debutto 15 maggio 2013

    Tournée:

    http://www.arca-azzurra.it/tournee.htm

    Questa libera versione del Principe non si svolge fra velluti e troni, bensì fra tegami e ramaioli. Ebbene sì. Siamo in una cucina, dove un agguerrito drappello di cuochi avrà l’ingrato compito di cucinare un Principe all’Italia. Dare al disgraziato paese una guida, un governo, un faro, proprio come si augura Machiavelli nell’ultimo capitolo del suo celeberrimo libretto. Ma esiste una ricetta per creare dal nulla un governante modello? Con quali dosi di Virtù e Fortuna dovrà essere assortito? E ancora: il buon Principe è zuccheroso oppure salato? Deve bruciare il palato o scivolare in gola come una minestra? Con la metafora fertilissima dei fornelli, ci addentriamo dentro il nucleo vivo di un’opera straordinaria, autentico manuale di real-politik, vademecum per i sacerdoti del potere di ogni epoca. Ma della penna di Machiavelli non sopravvivono in scena solo le brillanti ingegnerie politiche: fra pentoloni e grembiuli si diffonde – come uno squisito odore di salsa – il sapore inconfondibile di quella lingua rinascimentale così diversa dal nostro italiano eppure così profondamente nostra, tutta da gustare mentre tratteggia con nitide pennellate i ritratti di decine di Principi passati, da Ludovico il Moro a papa Borgia, dal Duca Valentino all’imperatore Settimio Severo senza tralasciare Maometto II di Turchia. E poiché la cucina dei Principi sforna le sue pietanze da secoli, ininterrottamente, può perfino darsi che a un tratto, da quelle pentole inquiete, salti fuori un intingolo imprevisto, sulla cui ricetta pagheremo i diritti a Machiavelli, Indro Montanelli e Pasolini.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI