ARCHIVIO SPETTACOLI

    La vedova allegra, F. Lehár, Paszkowski-Sparvoli (2016)

    Titolo: La vedova allegra

    operetta in tre parti (versione italiana)
    di Franz Lehár 
    libretto di
    Victor Léon e Leo Stein
    dalla commedia L’Attaché d’ambassade
    di Henri Meilhac

    La scelta degli interpreti è il risultato del Progetto LTL Opera Studio 2015

    Mirko Zeta Carmine Monaco (6 e 7 febbr.)
    Valencienne Marika Colasanto (6 febbr.) – Alessandra Della Croce (7 febbr.)
    Danilo Danilowitsch Giuseppe Raimondo (6 febbr.) – Ricardo Crampton (7 febbr.)
    Hanna Glawari Maria Radoeva (6 febbr.) – Anta Jankovska (7 febbr.)
    Camille de Rossillon Christian Collia (6 febbr.) – Yasushi Watanabe (7 febbr.)
    Cascada Stefano Marchisio (6 e 7 febbr.)
    Raoul de St-Brioche Vasyl Solodkyy (6 febbr.) – Marco Miglietta (7 febbr.)
    Bogdanowitsch Francesco Napoleoni (6 febbr.) – Federico Bulletti (7 febbr.)
    Sylviane Domitilla Lai (6 febbr.) – Maria Grazia Tringale (7 febbr.)
    Kromow Tommaso Quanilli (6 e 7 febbr.)
    Olga Teresa Gargano (6 febbr.) – Donatella De Luca (7 febbr.)
    Pritschitsch Alfonso Franco (6 febbr.) – Artem Tarasenko (7 febbr.)
    Praskowia Alessandra Masini (6 febbr.) – Giulia Perusi (7 febbr.)
    Njegus Mario Brancaccio (6 e 7 febbr.)

    direttore Nicola Paszkowski
    regia Fabio Sparvoli

    OGI Orchestra Giovanile Italiana
    Ensemble vocale del Progetto LTL Opera Studio

    nuovo allestimento Teatro del Giglio di Lucca
    coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro di Pisa, Teatro Coccia di Novara

    Operetta tra le più note e rappresentate del compositore Franz Lehár fin dall’acclamato debutto viennese il 30 dicembre 1905. La sua popolarità approdò anche al cinema conquistando registi come Erich von Stroheim, Ernst Lubitsch e Curtis Bernhardt che ne firmarono versioni per il grande schermo. Si tratta del ritratto di una società che si abbandona alle feste danzanti e ai balli mondani, dal carattere lieve e frizzante ma anche con la consapevolezza di una celebrazione dell’ultimo trionfo del valzer. La danza presente in tutti e tre gli atti (polke, mazurke e valzer nel primo, balli folkloristici nel secondo e can-can nel terzo) è la rappresentazione di un movimento vorticoso nel quale si articola la vicenda della ricca ereditiera, il cui sogno d’amore si realizza solo grazie ad un intervento esterno quasi miracoloso ed inaspettato. Un esito che salva anche la società in cui il destino individuale si compie. I giovani interpreti di LTL Opera Studio si cimenteranno in una rappresentazione nota e facilmente fruibile al grande pubblico.

    SGUARDAZZI/RECENSIONI